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Alopecia: pensi al trapianto di capelli? La soluzione va oltre lʼautotrapianto.

Alopecia, se non si cura alla radice il problema il più delle volte si ripropone anche dopo diversi trapianti di capelli. Per arginare la caduta dei capelli, come raccontano gli esperti, la scienza medica ha oggi a disposizione la Medicina Rigenerativa non chirurgica che lavora attraverso le cellule ad alta capacità rigenerativa del paziente stesso.

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Uno, due, tre o più interventi di trapianto di capelli per rincorrere il sogno di risolvere il problema della caduta dei capelli.
Ma al crescere del numero di interventi chirurgici, non corrisponde la soluzione definitiva al problema, anzi. Lo dicono gli esperti del settore, medici e ricercatori, parlano di soluzioni alternative anche le ricerche accademiche, perfino la rivista Nature: la soluzione per vincere per sempre l'alopecia è lontana dal trapianto, e passa per la cosiddetta medicina rigenerativa che usa le cellule staminali del paziente.
Solo in seguito alla consona preparazione si potrà poi, e unicamente in alcuni casi consigliati dai medici, procedere al vero e proprio trapianto.

Eppure, nonostante l'evoluzione della scienza su questi temi, il trapianto di capelli continua a venir scelto da molti come prima e unica strada: l'idea che un intervento possa rinfoltire la chioma spesso è più forte delle sue possibiliconseguenze negative sul cuoio capelluto e sui follicoli. Come spiega il dottor Mauro Conti di HairClinic Italia, “il trapianto di capelli su una calvizie giovanile è assolutamente sconsigliato, senza prima affrontare una cura adeguata. Se l'intervento avviene sul diradamento diffuso, e senza una cura farmacologica adeguata, può essere addirittura deleterio per i follicoli nativi sofferenti e in fase di miniaturizzazione, ovvero quei follicoli nelle zone diradate vicino ai quali verranno posizionati i futuri innesti del trapianto”.
Il rischio più comune è quello di incorrere nell “shock loss”, ovvero una caduta accelerata dei follicoli sofferenti vicino all'area sottoposta ad innesti, proprio per via del traumatismo subito dal trapianto. Quel che accade è chiaro se si osservano i capelli di chi ha affrontato il trapianto: nell'area donatrice infatti questi sono sani, folti, robusti, colorati. Dove invece sono stati trapiantati questi sono sottili, perdono volume e colore. Sullo stesso capo dunque, si hanno da un lato i capelli forti e dall'altro quelli che hanno sofferto la miniaturizzazione e che sono destinati a indebolirsi sempre più.
Gli esperti internazionali sono d'accordo: riuniti in congresso a Siracusa in questi giorni nel corso dell'ISHR 2014, International Meeting Advancing in Hair Restoration, hanno dedicato una giornata intera ai traguardi e agli sviluppi attuali e futuri della medicina rigenerativa e della rigenerazione cellulare.

Oggi si può risolvere la calvizie in modo più completo grazie

alla Medicina Rigenerativa senza chirurgia

La Medicina Rigenerativa, a differenza del trapianto fine a se stesso, affronta la calvizie in modo completo e cerca di risolvere il problema al massimo delle possibilità oggi consentite, e non a caso anche la rivista scientifica Nature ha dedicato a questa disciplina e agli studi sui fibroblasti – cellule del tessuto connettivo fondamentali nel procedimento di rigenerazione cellulare – ampia risonanza. Sollecitando il loro lavoro infatti, è possibile promuovere una soluzione più completa dell'alopecia e favorire la massima rigenerazione e ricrescita dei follicoli non atrofici e ricettivi. La dimostrazione arriva anche dalle migliaia di casi trattati dai centri specializzati, che dopo aver affrontato il solo trapianto, e averlo ripetuto anche più volte nel corso degli anni, si trovano ora a dover continuare a combattere la caduta dei capelli, davanti a una chioma sempre più indebolita e fragile. Per chi soffre di calvizie il trapianto di capelli è la soluzione migliore ma solo in ultima analisi, solo su un calvizie che ha terminato la sua evoluzione, quindi solo dopo aver affrontato seriamente il problema alla radice. La calvizie è infatti una patologia complessa e come tale va trattata, per ottenere un risultato esteticamente valido e duraturo la medicina rigenerativa è oggi il miglior metodo per interagire concretamente con la propria patologia. Nello specifico il Protocollo medico NON chirurgico bSBS è il metodo più avanzato e completo nella cura della calvizie.

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A cura del Dott. Mauro Conti | HairClinic.it

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