La Russia afferma che le sanzioni potrebbero provocare la caduta della Stazione Spaziale Internazionale (Iss). Lo afferma Dmitry Rogozin, il responsabile dell'agenzia spaziale russa Roscomos, chiedendone la revoca. Secondo Rogozin, il funzionamento delle navicelle russe che riforniscono l'Iss sarà interrotto dalle sanzioni, interessando di conseguenza il segmento russo della stazione che serve, tra le altre cose, a correggere l'orbita della struttura orbitale. Di conseguenza ciò potrebbe causare l'ammaraggio o l'atterraggio della Iss.Alla minaccia russa è seguita, però, la smentita dell'esperto di meccanica celeste Jonathan Mc Dowell. "Nessun pericolo che la Stazione Spaziale possa cadere verso la Terra: è stata appena riposizionata sulla posizione orbitale corretta l'11 marzo da un cargo russo Progress", scrive il tecnico su Twitter. In questo modo la posizione della Iss è assicurata per almeno due o tre mesi, prima che si renda necessaria una manovra analoga.
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