il sondaggio

Compiti per casa: studenti copioni?

Secondo un sondaggio di Skuola.net, più della metà degli studenti italiani si concede una sbirciatina sul quaderno del compagno. Tuttavia uno su tre resiste alla tentazione

09 Ott 2012 - 15:05
 ©  Afp

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Copiare i compiti per casa: un’abitudine probabilmente vecchia tanto quanto l’invenzione della scuola. Ma com’è la situazione oggi? Lo rivela un sondaggio svolto in questi giorni dal portale Skuola.net che quotidianamente accoglie circa centomila utenti alla ricerca di materiale utile allo studio. Lo studente medio italiano non disdegna di copiare i compiti per casa, ma senza esagerare. Infatti quasi due su tre si dichiarano avvezzi al plagio, ma prevalentemente inquantità modiche.

La paura delle conseguenze spinge il 35% degli studenti a svolgere i compiti
Dopo una giornata passata seduti fra i banchi di scuola, tornare a casa e rimettersi nuovamente incollati alla scrivania con la faccia china sui libri, non è per niente facile. A farla da padrone però è il senso di responsabilità e la paura delle conseguenze: prendere un brutto voto o trovarsi davanti ad una brutta reazione dei prof. Questi i motivi che spingono ogni giorno il 35% degli studenti a svolgere pienamente il proprio dovere e fare tutti i compiti per casa. In fondo, farli allontana anche quello strano senso di colpa che pervade quando, di solito, si sa di non aver fatto qualcosa che si sarebbe dovuto fare.

La sbirciatina prima di entrare a scuola piace alla metà degli studenti
Quasi il 50% dei partecipanti al sondaggio ammette di non avere una fedina penale del tutto immacolata, anzi confessa di copiare abitualmente una parte dei compiti assegnati dai professori, mai però superando un quarto del totale. Molto spesso dietro questo comportamento non c’è la voglia di non studiare, ma magari l’incapacità di riuscire a svolgere tutto per tempo, come dichiara una ragazza “Io copio solo quando non ci arrivo... perchè sono molto lenta”. Non mancano tuttavia quelli che del copiare hanno fatto un vessillo: il 10% dei votanti dichiara di ispirarsi agli altri per gran parte o addirittura tutti i compiti assegnati.

Non siamo macchine, abbiamo una vita privata
Molti studenti spesso giustificano la loro condotta ribaltando la responsabilità sui professori, infatti secondo alcuni “Ciò non accadrebbe se i professori sapessero dosarsi nell'assegnare i compiti e magari ricordarsi che non siamo macchine”. Altri rivendicano il diritto ad una vita privata al di là della scuola, e c’è addirittura chi suggerisce un diverso approccio pedagogico: “Sarebbe meglio una scuola statale di tipo steineriano: sì, rimani un po' di più a scuola, ma i compiti sono aboliti”. Per la cronaca, la scuola steineriana non prevede bocciature, almeno fino al liceo.

E tu hai mai copiato i compiti? Racconta la tua esperienza.

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