Risposte mediche

Scoperta nuova causa di ictus

Apnee notturne e forame ovale quando sono presenti contemporaneamente. Fattori trattabili

25 Ott 2012 - 16:55
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La compresenza di apnee notturne e forame ovale è una causa di ictus. La scoperta è stata svelata un recente studio condotto da 13 Stroke Unit con Centro del sonno. La ricerca ha dimostrato che la compresenza di sindrome delle apnee notturne (Osas, dall'inglese Sleep apnea syndrome) e forame ovale può scatenare la patologia.

Cos'è l'Osas La sindrome "è un disturbo che colpisce circa il 4 per cento della popolazione generale di media età, raggiungendo valori molto più elevati nei soggetti sopra i sessant'anni", ricordano i ricercatori in una nota. La sindrome è caratterizzata dalla presenza di ripetitivi e periodici episodi di ostruzione delle alte vie aeree nel corso del sonno che si accompagnano a diminuzione dell'ossigeno nel sangue e a variazioni continue della pressione arteriosa e della frequenza cardiaca. A causa delle frammentazione del sonno, i pazienti colpiti da questo disturbo possono presentare un'eccessiva sonnolenza diurna come unico sintomo della malattia. Negli ultimi anni è stato dimostrato che la presenza di apnee ostruttive durante il sonno costituisce un importante fattore di rischio per lo sviluppo di malattie cardio e cerebro-vascolari.

Cos'è il forame ovale

È la persistenza dopo la vita fetale di una comunicazione fra l'atrio destro e quello sinistro; si trova in circa il 25 per cento della popolazione sana ed è di solito innocuo, ma in certe condizioni può permettere il passaggio di un coagulo dal sistema venoso a quello arterioso con un salto del circolo polmonare, dall'atrio destro a quello sinistro (embolia paradossa).

Queste condizioni sono molto difficili da identificare e spesso quando si trova un'apertura del forame ovale in una persona che ha avuto un ictus o un attacco ischemico transitorio (Tia) "non sappiamo se è un reperto casuale o se ha davvero a che fare con l'ictus o il Tis", aggiungono i medici dell'Azienda ospedaliera Cralo Poma di Mantova.
Un meccanismo attraverso il quale l'Osas potrebbe favorire lo sviluppo di malattie cerebrovascolari è quello dell'embolia paradossa. "Si è infatti osservato che durante le apnee ostruttive l'aumento della pressione nel cuore destro può determinare un salto di sangue venoso dall'atrio destro a quello sinistro". Lo studio collaborativo ha dimostrato che l'ipotesi è plausibile a livello clinico, perché chi ha avuto un ictus durante il sonno ha una probabilità doppia di essere affetto da Osas ed essere portatore di un'apertura del forame ovale rispetto a chi ha un ictus in fase di veglia.

Fattori trattabili La combinazione dei due elementi "rappresenta un nuovo fattore di rischio per l'ictus (nel 30-40% degli ictus non si identifica una causa) potenzialmente trattabile". L'Osas infatti può essere trattato con ventilazione meccanica e la pervietà del forme ovale, in certi casi, potrebbe beneficiare di un intervento di chiusura per via percutanea.

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