sociale

Il melanoma in "fuorigioco"

Manda un sms per la ricerca

09 Feb 2006 - 16:49

Metti il Melanoma in fuorigioco. E’ questo lo slogan che sarà presente in tutti gli stadi italiani sabato 11 e domenica 12 febbraio 2006, la 6a giornata di ritorno del Campionato Italiano di serie A e l’ 8a di serie B, in cui verranno distribuiti opuscoli informativi sul melanoma e sulla raccolta fondi. Grazie alla sensibilità della Lega Calcio infatti la giornata sarà dedicata all’Intergruppo Melanoma Italiano (IMI) per contribuire alla ricerca sul melanoma.

Le principali compagnie di telecomunicazione, H3G, TIM, VODAFONE e WIND, hanno attivato per l’occasione una numerazione unica dedicata, il numero 48581, che sarà attivo dal 10 al 13 febbraio, e che consentirà di contribuire con 1 euro alla ricerca sul melanoma inviando un sms.

Inoltre si potranno effettuare libere donazioni presso CREDEM c/c 5140 ABI 3032 CAB 3400. Promotore dell’iniziativa è Paolo Ascierto, ricercatore oncologo dell’Istituto Tumori Pascale di Napoli e Presidente dell’IMI, l’associazione che si propone di creare l’incontro di coloro che, operanti in settori diversi, sono impegnati nella ricerca e nel trattamento del melanoma: dall’epidemiologia, alla diagnosi precoce ed alla educazione primaria, fino alla terapia delle forme avanzate.

Il melanoma infatti è un tumore molto aggressivo che deriva dalla trasformazione maligna dei melanociti (le cellule che determinano il colore della pelle) ed è un problema sanitario e sociale di rilevanza sempre crescente a causa della frequenza in netto aumento in tutto il mondo: negli ultimi 15 anni il numero dei casi di melanoma è praticamente raddoppiato! In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 6.000 nuovi casi e vengono registrate 1.200 morti per tale neoplasia, ma la sopravvivenza per questa malattia presenta un trend in crescita per entrambi i sessi.

“I nostri sforzi, al momento, vanno concentrati su quei casi che non possono beneficiare della diagnosi precoce e per i quali bisogna trovare quanto prima una cura efficace, visto che le cure anticancro tradizionali (chemioterapia e radioterapia) risultano poco efficaci per il melanoma – spiega il ricercatore Paolo Ascierto -. Per questo motivo la ricerca biomedica è orientata ad una diagnosi precocissima individuando quei soggetti predisposti ad ammalarsi di melanoma, attraverso la ricerca genetica, ed allo studio di nuovi farmaci ed approcci terapeutici”.

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