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Superbonus, Conte a Tgcom24: amareggiato per le critiche di Draghi

Parlando della situazione internazionale, il leader M5s ha quindi sottolineato la necessità che il premier "spieghi in Parlamento i suoi obiettivi sulla guerra in Ucraina"

"Sono molto amareggiato per le critiche di Draghi al superbonus edilizio".

Lo ha detto a Tgcom24 il leader del M5s Giuseppe Conte aggiungendo: "Il premier chiarisca". Conte ha poi continuato: "Vorrei ricordare al presidente del Consiglio - ha aggiunto - che la presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha inserito la misura del superbonus tra quelle fondamentali per l'efficientamento energetico. Con interventi come le comunità energetiche possiamo realizzare una vera transizione energetica".

 

 

"Non è una questione personale - ha quindi aggiunto Conte - ma è da chiarire agli 11 milioni di italiani che ci hanno votato e a cui è stato assicurato l'impegno alla transizione ecologica: il superbonus è una misura che ci ha fatto correre e ha fatto aumentare il Pil del 6,6%".

 

"Draghi spieghi in Parlamento i suoi obiettivi sulla guerra in Ucraina" - Parlando della situazione internazionale Conte ha quindi sottolineato che "sarebbe molto grave se Draghi non rispondesse alla nostra richiesta di venire in Parlamento a spiegare le posizioni e gli obiettivi del governo sulla guerra in Ucraina. Rischiamo una recessione fortissima per le conseguenze legate all'aggressione russa. Per questo vogliamo che l'Italia sia in prima fila sul fronte internazionale, con un chiaro indirizzo politico. E il premier deve venirci a dire quale sarà l'impegno del nostro Paese con i partner mondiali".

 

"Con Gualtieri parlavamo di transizione non inceneritori" - Il leader pentastellato ha poi affrontato il tema del termovalorizzatore che il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha detto di voler realizzare anche senza l'appoggio del M5s della Capitale. "Gualtieri è stato mio ministro dell'Economia" e insieme "abbiamo parlato di transizione ecologica, non di inceneritori. Io scopro adesso che il Pd è favorevole" agli inceneritori, "abbiamo governato insieme nel Conte II e la questione non si è mai posta".

 

"Sarebbe grave", ha quindi concluso Conte, se fossero veri "il sospetto o la supposizione" che l'approvazione del dl aiuti e della norma che apre all'inceneritore a Roma fossero "una rappresaglia di fronte a una richiesta legittima: quella per cui un primo ministro vada in Parlamento a riferire e spiegare ai cittadini quale posizione ha l'Italia ai tavoli internazionali". 

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