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Salvini: "O c'è un governo o si torna al voto" | E sul Pd: "Dopo Renzi sia a disposizione del Paese"

"In democrazia chi prende più voti ha lʼonore e onere di fare una scelta", afferma il leader del Carroccio. La risposta dem: "La Lega governi con chi condivide il suo programma"

Salvini:
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Matteo Salvini, dopo aver incontrato in precedenza i neoeletti della Lega in Parlamento, parla del prossimo esecutivo.

"O c'è un governo o si va al voto. Gli italiani così hanno votato e così dovrebbero essere rappresentati", spiega Salvini ricordando come la coalizione di centrodestra sia stata la più votata. Il leader della Lega ha poi parlato del Pd dopo l'uscita di scena di Renzi: "Spero sia a disposizione per dare una via d'uscita al Paese".

"In democrazia chi prende più voti ha l'onore e onere di fare una scelta. Io farei domattina una legge elettorale che dà un premio alla coalizione o al partito più votato, ma credo poco ai governi tecnici a tempo per fare una o due riforme, che rischiano di essere al servizio di Bruxelles", ha sottolineato Salvini.

Accordi con i singoli parlamentari? "Non faremo accordi partitici, non ci hanno votato per andare a governare con Pd e 5 Stelle. Io vado al governo solo se posso mantenere tutti gli impegni presi, altrimenti non faccio il ministro per il gusto di fare il ministro. Stiamo lavorando per mettere a disposizione il programma e per farci dire sì o no", ha affermato ancora il leader del Carroccio.

"No al reddito di cittadinanza assistenzialista" - Salvini si è poi espresso sulla questione del reddito di cittadinanza e di un confronto tra centrodestra e M5s sulla Manovra: "Io ho ben chiaro che cosa proporremo noi,. Sicuramente non un reddito per chi sta a casa, ma un abbassamento delle tasse per chi crea e offre lavoro lavoro. La nostra è un'idea lontana dall'assistenza, siamo per la crescita". Il segretario della Lega ha poi dichiarato: "Il voto della Lega al Sud non è di assistenza o clientela, ma chi mi chiede: 'abbassami le tasse e fammi lavorare'. La gente mi dice: 'mettimi in condizione di lavorare'. E' un voto per certi versi diverso da quello del Movimento".

"Partiamo da 183 parlamentari, ma aumenteremo" - "Ho chiesto ai miei parlamentari di essere da sabato nelle strade, nei mercati e nei luoghi di lavoro. Partiamo in 183, ma contiamo di arrivare fra cinque anni anni con una pattuglia ancora più forte e più numerosa", ha annunciato Salvini.

Il Pd: "La Lega governi con chi condivide il suo programma" - "Il senso di responsabilità lo devono avere tutti e la nostra risposta al richiamo di Mattarella è scontata, ma i primi a essere richiamati alla responsabilità sono quelli che hanno avuto il mandato dagli elettori e vinto le elezioni. La Lega non si nasconda dietro a pretesti e costruisca le condizioni per un governo con chi ha i suoi stessi programmi e toni". Così il capogruppo Pd, Ettore Rosato, ha risposto alle dichiarazioni di Salvini.