tornano le mance?

Senato, assalto al decreto sugli enti locali: ecco gli emendamenti più strani

Nonostante il veto del Colle, i senatori chiedono fondi per i territori di origine: dalla ristrutturazione del Palazzo municipale di Sciacca al viadotto di Frosinone

26 Gen 2014 - 09:08
 © lapresse

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Martedì la commissione Bilancio del Senato inizierà a votare un decreto battezzato "disposizioni di carattere finanziario indifferibili finalizzate a garantire la funzionalità di enti locali, la realizzazione di misure in tema di infrastrutture, trasporti e opere pubbliche nonché a consentire interventi in favore di popolazioni colpite da calamità naturali".

Dietro il titolo sterminato c'è un testo eterogeneo che raccoglie richieste di denaro da parte dei singoli senatori per coprire interventi di natura locale, mance promesse ai territori e quindi da mettere a bilancio. Prima di votare il testo, però, bisognerà valutare se i vari emendamenti proposti sono ammissibili o meno.

Nel merito del provvedimento si trova un po' di tutto: il senatore del Nuovo Centrodestra Giuseppe Marinello ha chiesto 500 mila euro per il Comune di Pietralcina, un milione di euro per ristrutturare il Palazzo municipale di Sciacca (sua cittadina d'origine), 500 mila euro per la Torre Anticorsara di Porto Palo e un milione per il viadotto Biondi di Frosinone.

La collega del Pd Valeria Cardinali chiede un milione per il Comune di Marsciano. Sempre in quota Pd, la senatrice Pamela Orrù propone una norma per riattivare la tratta ferroviaria Palermo-Trapani e Paquale Spollo vorrebbe 5 milioni di euro per la linea ferrata che va dalla stazione centrale di Salerno allo stradio Arechi, all'interno della stessa città.

Il siciliano del Ncd Antonio D'Alì propone una tassa di soggiorno compresa tra i 2,5 e i 5 euro per i turisti che sbarcano nelle piccole isole con un vulcano attivo, mentre il campano di Gal Gruppo Autonomie e Libertà Antonio Milo ha proposto lo stanziamento di 1,2 milioni per il personale delle fondazioni lirico sinfoniche.

Interventi utili e necessari? Può darsi, di sicuro ci sono al momento soltanto due dati: l'assalto alla diligenza dei fondi statali è bipartisan ed è partito nonostante il preciso veto di Giorgio Napolitano. A fine 2013 il Colle aveva inviato ai presidenti delle due Camere Pietro Grasso e Laura Boldrini una lettera durissima nella quale li invitava a vigilare sulle mance agli enti locali. Visto il titolo così ampio del decreto, per loro due sarà molto difficile escludere gli emendamenti perché estranei alla materia.