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Referendum "ad personam", Napolitano: Renzi ha corretto errore

La replica del premier: "Critica utile e giusta, ho sbagliato in buona fede". LʼAnpi conferma il no: "Difenderemo la Costituzione"

"Renzi ha capito gli errori" fatti nella prima parte della campagna per il Sì al Referendum "e si è corretto".

Lo ha affermato il presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano, parlando a margine della sua lectio magistralis alla scuola di formazione politica del Pd. C'è stato, ha spiegato, "un periodo troppo lungo che ha facilitato quelli che, fregandosene della riforma, dicevano che bisognava votare contro Renzi".

Ma il Presidente emerito non si è limitato a commentare la strategia comunicativa di Matteo Renzi, ed è entrato nel merito dei contenuti, schierandosi in favore della riforma: "Chi dice voto No al referendum costituzionale per difendere il Parlamento, chiedo: ma sai com'è ridotto il Parlamento? Per nove anni ho ricevuto gente, perloppiù esponenti dell'opposizione, che mi implorava basta con i decreti, i maxiemendamenti, con le fiducie. E per quanto sforzi facessi è chiaro che quando è impossibile prevedere i tempi e quando c'è la possibilità aperta di un percorso ripetitivo e logorroico, scatta la decretazione e la fiducia. Tutto questo può finire con questa riforma costituzionale. Questa è la sostanza: riabilitare un Parlamento ridotto a uno straccio, ed è una sostanza importantissima".

Napolitano ha poi concluso il suo intervento con un esplicito sostegno al Sì: "E' giunto il momento di supere le anomalie che hanno segnato il percorso istituzionale italiano" e "sciogliere con le riforme le remore fatali per l'efficienza del sistema Italia".

Renzi: "Critica utile e giusta" - "Oggi Napolitano mi ha anche un po' criticato, ma è bello, giusto e utile ricevere critiche da chi ha saggezza e esperienza. Se Napolitano con la sua saggezza e capacità mi ha fatto delle critiche, sono felice di farne tesoro. E' vero io ho sbagliato a giocare il futuro del governo sulla riforma costituzionale ma ho sbagliato in buona fede. Ho sbagliato ma capita a chi fa le cose". Così Matteo Renzi, parlando a Pesaro.

Anpi conferma il no: "Renzi e Napolitano sono poco credibili" - Sulle parole di Renzi e Napolitano è intervenuta l'Anpi, l'Associazione nazionale partigiani d'Italia, che ha ribadito il suo no al referendum e ha definito le due posizioni "propagandistiche" e "poco credibili". Con questo referendum, ha detto il presidente, Carlo Smuraglia, "è in gioco la sovranità e il ruolo dei cittadini. Noi, con orgoglio, abbiamo il dovere di difendere la Costituzione".