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Referendum, Grillo: "Con questa riforma il risparmio è irrisorio"

Il leader del MoVimento Cinque Stelle: "Un risparmio ci sarebbe se tutti i partiti rinunciassero ai rimborsi elettorali come noi e se tutti i partiti restituissero i finanziamenti pubblici"

"Il governo mente, e due bugie non fanno una verità.

La Boschi ha parlato di 500 milioni di risparmi se dovesse essere approvata la riforma costituzionale; Renzi di un miliardo. Invece il risparmio che si ottiene con questa riforma di cui si parla mentre si ignorano i problemi di chi non arriva a fine mese, è di un caffè per ogni italiano: una cifra irrisoria". Così Beppe Grillo, sul suo blog, è tornato a spingere gli italiani a votare "no" il 4 dicembre.

Il post integrale di Beppe Grillo, leader del MoVimento Cinque Stelle: "Due bugie non fanno una verità" 
1) Maria Elena Boschi, ministro per le Riforme, alla Camera durante il Question time dell'8 giugno 2016: "La riforma della Costituzione determinerà un risparmio per lo Stato di circa 500 milioni di euro all'anno"
2) Matteo Renzi, in un'intervista del 31 marzo 2014 a Skytg24: "Con le riforme risparmi per 1 miliardo di euro"
Non fidatevi di loro perchè mentono. La Ragioneria generale dello Stato, organo che è parte del Governo, nella nota del 28 ottobre 2014, in relazione ai diversi interventi previsti dal ddl Boschi, dopo essere stata interpellata proprio dal capo di gabinetto del ministro, ha stimato un risparmio di spesa di circa 58 milioni di euro, smentendo le cifre sparate dai due. Conti alla mano il risparmio che si ottiene con questa riforma di cui si parla tutti i giorni mentre si ignorano i problemi di chi non arriva a fine mese è di un caffè a testa per ogni italiano: una cifra irrisoria. Ti tolgono il diritto di voto al Senato ma ti danno il bonus tazzulella e caffè. Ca nisciun è fess!

Si risparmierebbero molti più soldi se tutti i partiti rinunciassero ai rimborsi elettorali come ha fatto il MoVimento 5 Stelle e se tutti i partiti restituissero i finanziamenti pubblici percepiti nonostante il referendum che li abrogava del 1993 avremmo un tesoretto da oltre un miliardo e mezzo di euro da destinare per esempio a quegli undici milioni di italiani che rinunciano alle cure perchè non hanno soldi. Ci hanno preso per il culo per una vita e continunano a farlo. Non fidatevi delle loro parole, guardateli negli occhi: sono falsi. Il 4 dicembre andiamo tutti a votare no. #IoDicoNo

L'appello precedente - Due giorni fa, Grillo aveva aveva chiesto di diffondere il suo appello agli indecisi. "Secondo gli ultimi sondaggi - sosteneva Grillo - metà degli italiani non voteranno o non sanno ancora se votare al Referendum del 4 dicembre. Tra quelli che andranno il 25% non sa ancora come votare. Il primo vincitore della consultazione è la confusione, e quindi l'astensione che in questo caso non invalida il referendum perchè per quelli di rango costituzionale non è previsto il quorum. Non è accidentale: l'astensione è voluta. La riforma è un pastrocchio incomprensibile e l'informazione che viene fatta sul tema è parziale e ricamata su misura dei falsi slogan del governo. Perchè uno dovrebbe perdere tempo a studiare le boiate di Verdini e Boschi quando non arriva a fine mese? La repulsione è comprensibile. Ma non votare non lo è. Il cittadino indeciso rischia di fare la fine dell'asino di Buridano che non sapendo scegliere tra due balle di fieno identico quale mangiare decide di stare fermo e morire di fame. Deve agire di pancia. Voi vi fidate di questa gente che vi chiede di confermare la loro riforma? Vi fidate di quelli che stanno sfasciando l'Italia? Vi fidate di Renzi, di Verdini, della Boschi? Indecisi: lasciatevi guidare dalla pancia, dall'istinto e votate! Io non mi fido e #IoDicoNo. Non c'è altra interpretazione possibile e la loro malafede è evidente". Poi, la trascrizione del nuovo (lunghissimo) articolo 70. E la promessa: "Vi terremo quotidianamente informati".