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Reddito di cittadinanza, Di Maio: "Promessa mantenuta, al via la rivoluzione"

"Lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici", ha aggiunto il vicepremier M5s. La Cei: "Rischio di cittadinanza parassitaria"

Reddito di cittadinanza, Di Maio:
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Sul reddito di cittadinanza "oggi manteniamo una promessa".

Così Luigi Di Maio nel giorno del via alla presentazione delle domande per la misura simbolo del M5s. "Lo Stato finalmente si occupa degli invisibili, di persone che sono state alla periferia di questo Paese e dei temi politici". "E' una rivoluzione", ha quindi aggiunto il vice premier sottolineando come siano "potenzialmente 5 milioni" i beneficiari del reddito di cittadinanza.

"Voglio assumere 6mila navigator" - Quanto alle figure dei navigator, basilari nel piano di "ristrutturazione" dei centri per l'impiego, Di Maio ha spiegato di voler "assumere 6mila persone a livello centrale come ministero e mandarle in tutte le regioni nei prossimi mesi per sopperire alle carenze dei centri per l'impiego mentre le Regioni fanno i concorsi. Poi saranno assorbiti con concorso a livello regionale". E, ha continuato il ministro, "l'obiettivo è raggiungere un accordo con le Regioni, ma non vorrei che quella delle Regioni si stesse trasformando in una battaglia politica. Il mio compito è trovare una mediazione, è essenziale rafforza i centri per l'impiego non solo per il reddito ma per le politiche attive del lavoro".

"Conviene accettare la prima proposta di lavoro" - Il vicepremier ha poi ricordato ai possibili beneficiari che "conviene accettare la prima proposta di lavoro, perché poi devi andare in qualunque posto di Italia".

Inps: "Forte impatto di riduzione povertà" - Il reddito di cittadinanza "avrà un forte impatto sia sotto il profilo di politica economica che sulla ridistribuzione della ricchezza tra le famiglie per le quali ci di attende una riduzione della povertà e un aumento dell'inclusione sociale". Lo ha sottolineato il direttore generale dell'Inps, Gabriella Di Michele, in audizione alla Camera sul Decretone. Atteso, secondo Di Michele, anche un aumento del Pil potenziale. Dal lato dell'erogazione del reddito, il direttore ha sottolineato un "notevolissimo impegno da parte dell'Inps" che ha messo a punto i modelli di domanda "con due giorni di anticipo" rispetto alla scadenza e che permetterà di "avviare l'erogazione del beneficio nei tempi richiesti".

Card alle Poste dal 19 aprile - La consegna della carta per il reddito di cittadinanza avverrà "a partire dal giorno 19 aprile", dopo che l'Inps avrà provveduto "a rendere disponibili i primi esiti istruttori e i flussi dispositivi a decorrere dal 15 aprile", ha quindi aggiunto il direttore generale dell'Inps, ribadendo che Poste provvede a scaglionare i soggetti beneficiari in base ad un ordine alfabetico, ripartendoli sui vari uffici Postali (12mila sportelli). La fase di consegna, ha aggiunto, durerà presumibilmente "un paio di settimane".

Cei: "C'è il rischio di cittadinanza parassitaria" - "Tra i rischi" del reddito di cittadinanza "vi è quello di attenuare la spinta a cercare lavoro o a convincere a rinunciare a offerte di lavoro con uno stipendio più basso". Lo afferma la Cei in audizione alla Camera sul Decretone. "E' enorme il rischio di aumentare queste forme di cittadinanza non solo passiva ma anche parassitaria nei confronti dello Stato", afferma la Comunità episcopale.