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P.a., via libera del Cdm a 5 decreti Madia: c'è riforma statali

Completano il pacchetto il documento unico per lʼauto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco

C'è il primo via libera del Consiglio dei ministri a cinque decreti attuativi della riforma P.a. targata Madia che così arriva al traguardo.

Tra le novità principali c'è il nuovo Testo Unico sul pubblico impiego, accompagnato dalla revisione del sistema di valutazione. Completano il pacchetto il documento unico per l'auto, la revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei corpo dei vigili del fuoco.

Protagonista dell'ultimo pacchetto è dunque la riforma degli statali, definita dalla ministra Madia il "miglior biglietto da visita" per il rinnovo del contatto dei dipendenti pubblici. In cascina ci sono 1,2 miliardi e altrettanti dovrebbero arrivare con la prossima legge di Bilancio. Ora spiega la ministra, "sono pronta" a riaprire la stagione contrattuale ferma da diversi anni", ben sette. Tra i ritocchi dell'ultimo minuto ai testi compare anche una clausola che fa chiarezza sulle conseguenze dei licenziamenti illegittimi. E' confermata la reintegra, come nel 'vecchio' articolo 18, definendo così la questione dopo le novità delle legge Fornero e del Jobs act. Su un aspetto però ci si allinea al tetto massimo del privato: il risarcimento non potrà superare le 24 mensilità.

Ecco allora le principali novità della riforma, che ha marciato al ritmo di oltre un decreto al mese.

NUOVO STATUTO DEL LAVORO PUBBLICO. Lotta all'assenteismo, con nuove sanzioni e visite fiscali all'Inps, licenziamenti più facili e rapidi, anche se precisa Madia "non sono il cuore" della riforma. Cambia anche la valutazione, niente premi a pioggia ma via le gabbie sul merito previste dalla legge Brunetta. Per misurare le performance arrivano gli "obiettivi della Repubblica". Più spazio alla contrattazione e superamento del precariato storico. Assunzioni agganciate ai fabbisogni, senza vicoli "illogici". Nei concorsi entrano ufficialmente l'inglese e i tetti al numero di idonei.

AUTO, UN SOLO DOCUMENTO MA RINVIO SU TARIFFA UNICA - Il progetto per arrivare a un unico documento per l'auto, che inglobi i dati sulla circolazione e sulla proprietà, è confermato e si partirà a giugno del 2018 (inizialmente si era parlato di gennaio 2018). Tuttavia, secondo quanto si apprende, è stata rimandata la determinazione di una tariffa unica e dei conseguenti risparmi. Era circolata nei giorni scorsi l'ipotesi di un vantaggio di 39 euro, con un costo unitario pari a 35 euro per le immatricolazioni.

PIN UNICO PER SERVIZI WEB. Si aprono le porte al domicilio elettronico, che manderà in pensione la cassetta postale, e ai pagamenti via sms (fino a 50 euro). Al via anche la password unica per i servizi web.

TRASPARENZA, FREEDOM OF INFORMATION ACT ITALIANO. Chiunque, senza dovere dare spiegazioni, potrà chiedere. Si dice Foia ed è un inglesismo che sta per diritto all'informazione generalizzato: la norma è la trasparenza, il segreto l'eccezione. Via libera ogni richiesta di accesso agli atti, dalle informazioni sull'amianto ai rimborsi sulle spese.

RESTYLING CONFERENZA SERVIZI. Le amministrazioni hanno 45 giorni di tempo per dire sì o no. E il silenzio equivale ad assenso. Un rappresentante unico per ogni livello di governo, se c'è paralisi interviene il Cdm e tutto si deve chiudere in massimo 5 mesi (in passato potevano anche durare anni).

SUPER SCIA E SPORTELLO UNICO. Modelli standard per la segnalazione di inizio attività, dal capannone al b&b. Ogni amministrazione deve caricare sul suo sito web la documentazione. Le novità si combinano con il limite di 18 mesi per l'autotutela (l'azione di blocco).

SCIA BIS, VADEMECUM CONTRO FALDONI. La mappatura di centinaia di procedimenti autorizzativi, con l'obiettivo di semplificare l'attività d'impresa ma anche la vita dei cittadini.

SBLOCCA-BUROCRAZIA. Sforbiciata fino al 50% dei termini previsti per licenze e nullaosta quando in ballo c'è una grande opera (dai 30-180 giorni si passa a 15-90).

SCURE SU PARTECIPATE. Ricognizione entro giugno e, passato un anno, via tutte le partecipazioni inutili, i doppioni e quelle con più amministratori che dipendenti). L'obiettivo è passare da 8 mila società a mille. Oggi quelle con zero addetti sono 2mila.

ADDIO FORESTALE, FORZE POLIZIA PASSANO DA 5 A 4. La forestale viene assorbita nei carabinieri e viene ridotto il numero delle forze di polizia, visto come un'anomalia italiana. Con l'ultimo Cdm si prevede anche una revisione dei ruoli delle forze di polizia e la riorganizzazione dei vigili del fuoco.

STRETTA SU FURBETTI CARTELLINO. Chi viene colto a falsificare la sua presenza, strisciando il badge per poi uscire, è sospeso entro 48 ore e messo alla porta in 30 giorni.

CAMERE COMMERCIO A DIETA. Il numero complessivo deve passare da 105 a non più di 60, quello dei consiglieri va ridotto di un terzo e il diritto annuale sarà dimezzato.

ENTI DI RICERCA PIU' LIBERI. Quelli che hanno risorse per farlo potranno assumere liberamente entro il limite dell'80% del proprio bilancio. Meno vincoli anche sugli acquisti di attrezzature e altri strumenti per indagini, studi e analisi.

PORTI SI CAMBIA, STOP FRAMMENTAZIONE. Le 'vecchie' Autorità portuali si trasformano in Autorità di sistema e scendono di numero, passando da 24 a 15, con una governance più snella.

RIORDINO DIRIGENZA ASL. Lo scopo e' ridurre la discrezionalità nelle nomine. Le Regioni pescheranno i dg da un elenco. Il decreto è pero' in stand-by, è atteso il "correttivo".

TAGLIA LEGGI, OPERAZIONE PULIZIA. Una cesoia che ha portato all'eliminazione di circa 45 norme attuative. Alla stessa logica risponde il codice per la giustizia contabile.