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Napolitano: finito il bipolarismo, necessario modificare l'Italicum

"Oggi - ha spiegato lʼex Capo dello Stato - si rischia che vada al ballottaggio e vinca chi al primo turno ha ricevuto una base troppo scarsa di legittimazione col voto popolare"

Per Giorgio Napolitano "serve un accordo per cambiare l'Italicum".

Secondo l'ex Presidente della Repubblica "lo scenario politico risulta mutato. Ci sono nuovi partiti che hanno rotto il gioco di governo tra due schieramenti, con il rischio che vada al ballottaggio e vinca chi al primo turno ha ricevuto una base troppo scarsa di legittimazione col voto popolare". Il premier Matteo Renzi: "L'Italicum si può cambiare anche con l'ok della Consulta".

"Si rischia di consegnare il 54% dei seggi a chi al primo turno ha preso molto meno del 40% dei voti. Ritengo che questi e altri aspetti dell'Italicum meritino di essere riconsiderati".

"Guerra alla riforma costituzionale è surreale" - Napolitano, mentre quindi apre a una modifica dell'Italicum resta fermo sul referendum: "La guerra alla riforma è surreale", spiega infatti a "La Repubblica". "Bocciare la revisione della Carta sarebbe un'occasione mancata. Lasciando credere che si potrebbe partire da zero e fare meglio", prosegue l'ex Capo dello Stato, sottolineando come veda "scarseggiare il senso di responsabilità. Mettere a rischio la continuità e l'azione del governo oggi - afferma - espone il Paese a serie incognite in termini di convulsione politica e istituzionale".

"Sbagliato personalizzare referendum sulle riforme" - Personalizzare il referendum è stato comunque "un errore", prosegue Napolitano, "ma sbaglia anche chi fa del referendum il terreno di un attacco radicale a chi guida il Paese". La riforma della Carta costituzionale, chiarisce anche, "non è mia, né di Renzi ma è quella nata dall'intesa raggiunta in Parlamento".

Renzi: "Si può cambiare l'Italicum anche con l'ok dalla Consulta" - "Io non do importanza alla decisione della Consulta, anche se dice sì, noi siamo pronti a cambiare l'Italicum se serve. Una legge elettorale la si può cambiare in tre mesi, in 5 mesi, una riforma costituzionale no". Lo ha dichiarato il premier Matteo Renzi, aggiungendo: "L'Italicum non piace? E che problema c'è, discutiamola, approfondiamola, ma facciamo una legge elettorale migliore di questa, non accetteremmo mai una legge elettorale peggiore di questa. La mia apertura è vera, sincera".