FOTO24 VIDEO24 Logo Mediaset ComingSoon.it Donne logo mastergame Grazia Meteo.it People sportmediaset_negative sportmediaset_positive TGCOM24 meteo.it
Podcast DirettaCanale 51
Temi del momento

Il monito di Monti al governo: "Siate più umili o rischiate la Troika" | Renzi: "Voi non siete lo Stato ma il potere"

Linea dura allʼesecutivo M5s-Lega anche da parte di Forza Italia. Per Gasparri "il contratto è pieno di contraddizioni, decisamente negativo per gli sperperi"

Il monito di Monti al governo:
ansa

Il governo Conte "deve mostrare più umiltà e realismo" nei confronti del Paese, altrimenti rischia di fargli subire "l'umiliazione della Troika". Lo ha detto Mario Monti nella discussione generale sulla fiducia in Senato.

Critico anche l'ex segretario Pd, Matteo Renzi: "Voi non siete lo Stato ma il potere". Linea dura anche di FI. Per Gasparri "il contratto è pieno di contraddizioni, decisamente negativo per gli sperperi".

Monti: "Premier dimezzato? Spero di no" - Monti ha messo in guardia il nuovo governo: "Noi abbiamo fatto di tutto per risparmiare all'Italia la Troika, che è stata evitata con uno sforzo del Paese e grazie a un lungo braccio di ferro con la Germania. Non è escluso che l'Italia possa poter subire l'umiliazione che è stata evitata con l'arrivo della Troika. Evitata grazie alle misure prese dal governo da me guidato". "Non confido nell'insuccesso di questo governo - ha precisato -. Si è detto che lei sarebbe un premier dimezzato perché ha al suo fianco due leader politici a tuttotondo. Credo che non lo sarà, spero che non lo sarà, un governo è efficace se chi lo guida è il presidente del Consiglio e se questi esercita pienamente i suoi poteri e le sue responsabilità".

Renzi: "Conte anche nostro premier, no fiducia ma rispetto" - "Il presidente del Consiglio non avrà la nostra fiducia ma avrà sempre il nostro rispetto perché ci sono elementi che devono tenerci insieme: il rispetto dei ruoli del governo e dell'opposizione. E' anche il nostro premier e la rispetteremo sempre dentro e fuori da quest'aula, quando porterà il tricolore al G7 e al Consiglio Ue di Bruxelles". Lo ha detto Matteo Renzi, senatore ed ex segretario del Pd, nell'aula di Palazzo Madama dopo il tweet in cui annunciava l'intenzione del Partito Democratico di "non votare la fiducia. Noi siamo un'altra cosa". "La nostra opposizione - ha assicurato - non occuperà mai i banchi del governo in modo provocatorio, non insulterà mai sui social i ministri, non attaccherà mai le istituzioni del nostro Paese al grido 'mafia, mafia'".

Renzi a M5s-Lega: "Siete il potere e non faremo sconti" - "Voi non siete il bipolarismo di domani, voi siete la coalizione di oggi e di domani", ha proseguito Renzi. "'Lo stato siamo noi?'. Non sono d'accordo con la frase di Di Maio, perché è di Luigi XIV ed è vero che avete fatto la storia almeno 8 volte in 89 giorni ma voi non siete lo Stato, siete il potere, siete l'establishment. E non avete più alibi rispetto a ciò che c'è da fare. Noi non vi faremo sconti", ha assicurato l'ex segretario del Pd.

Gasparri: "Contratto contraddittorio, Forza Italia vota no" - "Noi di Forza Italia voteremo contro la fiducia percé riteniamo il testo del contratto pieno di contraddizioni, pieno di cose non dette, decisamente negativo per gli sperperi che si rischiano di alimentare sul reddito di cittadinanza, il blocco delle opere pubbliche che sono invece essenziali, poi ci sono molti dubbi sulla giustizia". Lo ha detto nel corso della trasmissione Agorà su Rai 3, il senatore di Forza Italia, Maurizio Gasparri. "Le parti che la Lega ha introdotto nel programma, contrasto all'immigrazione, taglio delle tasse, fanno parte del programma del centro destra, quindi Forza Italia voto contro la fiducia, poi quello che coincide col programma di Forza Italia e del centro destra lo voteremo".

Brunetta: "Conte ha sminuito suo ruolo, è premier telecomandato" - La posizione critica di Forza Italia è sottolineata anche dall'intervento del deputato Renato Brunetta che, in una nota, ha sottolineato: "Giuseppe Conte è il primo presidente del Consiglio nella storia italiana che si presenta in Parlamento a chiedere la fiducia non da leader di una coalizione ma da semplice garante di un contratto che, come lui stesso ha ammesso nel corso del suo intervento, ha contribuito a scrivere solo in parte. Ricordiamo al neo presidente del Consiglio che la Costituzione italiana non prevede che il primo ministro sia un semplice notaio, garante di un accordo, ma che egli diriga la politica generale del governo, essendone responsabile e che mantenga l'unita' di indirizzo politico ed amministrativo, promuovendo e coordinando l'attività dei ministri. L'aver sminuito pubblicamente il suo ruolo, come egli ha fatto questa mattina, non fa nient'altro che rafforzare l'idea del 'premier telecomandato' che si è fatta largo nell'opinione pubblica internazionale e che è incompatibile con lo spirito democratico a cui si informa la nostra Repubblica".

Ronzulli (Fi): "Premier e maggioranza non eletti" - Per la senatrice di Forza Italia, Licia Ronzulli, "il governo è un'eccezione, un'anomalia rispetto alla politica: questa non è la maggioranza votata dagli italiani". Abbiamo un altro premier non eletto dagli italiani: forse pensando di essere ancora in un'ateneo ci ha dato lezioni sulla condotta parlamentare dell'opposizione. I nostri programmi sono inconciliabili con quelli del M5s".