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Giorgia Meloni replica a Lilli Gruber: "Non ho cultura patriarcale" | E posta una foto delle donne della sua famiglia

"Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili pur di attaccare il governo", scrive il premier sui social

Giorgia Meloni replica a Lilli Gruber: "Non ho cultura patriarcale" | E posta una foto delle donne della sua famiglia - foto 1
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"Non so come facciano certe persone a trovare il coraggio di strumentalizzare anche le tragedie più orribili (l'omicidio di Giulia Cecchettin, ndr) pur di attaccare il governo".

Lo ha scritto sui social il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, postando uno scatto che la ritrae con in braccio la figlia Ginevra da piccola, insieme alla mamma e alla nonna Maria (morta a maggio 2019). "Ora - ha sottolineato - la nuova bizzarra tesi sostenuta da Lilli Gruber nella sua trasmissione è che io sarei espressione di una cultura patriarcale. Come chiaramente si evince da questa foto che ritrae ben quattro generazioni di 'cultura patriarcale' della mia famiglia. Davvero senza parole".

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Gruber: "L'attacco di Meloni mi sembra dimostri volontà di dialogo"

 "Ringrazio Giorgia Meloni per l'attacco che considero una prima dimostrazione della sua volontà di aprire un dialogo costruttivo con la stampa, un esercizio di democrazia al quale lei è poco abituata". Così Lilli Gruber ha replicato al premier. "Ritengo comunque che sia sempre pericoloso, per il buon funzionamento democratico, quando un/una presidente del Consiglio attacca direttamente la stampa e singoli giornalisti. Per fortuna, il diritto al pensiero libero e critico è ancora ben tutelato dalla nostra Costituzione".

 

 

Spinelli (FdI): "Gruber senza rispetto per la famiglia della Meloni"

 "Da donna e da mamma, vorrei rivolgermi a Lilli Gruber per segnalarle che è violenza anche un certo modo di fare giornalismo". Lo ha dichiarato la senatrice di Fratelli d'Italia, Domenica Spinelli. "E' violenza attaccare altre donne per partito preso, utilizzare la comunicazione a mezzo tv senza obiettività, reiterare comportamenti irrispettosi e pretestuosi. E' violenza non aver alcun rispetto per la famiglia del presidente Giorgia Meloni. Nel corso della trasmissione di Otto e mezzo su La7, la giornalista conduttrice ha offeso tante persone e non ha certo reso omaggio alla povera Giulia. Ricordo che la libertà personale finisce dove comincia quella del prossimo: la cultura del rispetto parte da questo principio. Al presidente Meloni e alla sua famiglia va la mia solidarietà".

 

 

Lollobrigida: "Gruber? In questo caso si è mostrata nella sua oggettiva faziosità"

 In merito alla polemica sulla cultura di destra patriarcale, Francesco Lollobrigida ha commentato: "Credo sia un paradosso. Lilli Gruber è un'autorevole giornalista che però in questo caso si è mostrata nella sua debolezza e oggettiva faziosità. Giorgia Meloni, con la quale si può non essere d'accordo su tante questioni, è sostanzialmente cresciuta senza padre e ha una famiglia caratterizzata al femminile, ma al di là della sua vicenda familiare, è una donna che ha rotto il tetto di cristallo in Italia: una donna che guida il primo partito italiano, la prima a guidare il partito dei conservatori europei, e che si è guadagnata la leadership grazie al voto degli italiani, arrivando a guidare la nazione con un governo che nasce con un'indicazione popolare chiara".

 

 

"Meloni testimonia che donne in Italia non hanno limiti"

 "Finalmente, grazie a Giorgia Meloni (prima premier donna in Italia), c'è la testimonianza che le donne in Italia non hanno i limiti che, per esempio in politica, hanno caratterizzato in negativo per 70 anni la nostra nazione. Ed è una donna di destra ad aver raggiunto questo risultato e di questo dovrebbero essere orgogliose anche tante donne di quella sinistra che per anni ha raccontato che l'emancipazione della donna poteva passare solo da loro, che la destra era retrograda e patriarcale", ha aggiunto il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste.

 

"Non è premier perché è donna, ma perché è brava"

 "La cosa più bella è poi affermare, e lo faccio anche con la stampa internazionale, che Giorgia Meloni non è lì perché è donna ma perché è brava e il popolo ce l'ha voluta", ha proseguito Lollobrigida, aggiungendo che "questo è il vero risultato: non dover più definire qualcuno in base al sesso per poter arrivare da qualche parte. Per una persona come Giorgia e come tante altre donne è facile affermarsi per la qualità - ha concluso -, in molti ambiti per fare una donna ci vogliono veramente tanti uomini".

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