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Il 25 ottobre 2009 Pierluigi Bersani vince le elezioni primarie, battendo il segretario uscente Dario Franceschini e il senatore Ignazio Marino, e viene così eletto segretario nazionale del Pd. Nel luglio 2012 si candida alle primarie indette per scegliere il candidato premier del centrosinistra alle elezioni politiche del 2013. Tra gli sfidanti di Bersani: il sindaco di Firenze Matteo Renzi (Pd), il presidente della regione Puglia e presidente di Sel Nichi Vendola, il consigliere della regione Veneto Laura Puppato (Pd) e l'assessore al Bilancio del comune di Milano Bruno Tabacci (Api). Nel primo turno si posiziona primo tra i cinque candidati con 1.395.096 voti complessivi pari al 44.9% contro 1.104.958 voti pari al 35,5% di Matteo Renzi. Il 2 dicembre 2012 , al secondo turno, Bersani vince con 1.706.457 voti, pari al 60,9%, mentre Renzi ottiene 1.095.925 voti, il 39,1%. Il 19 aprile 2013 , dopo l'esito fallimentare delle elezioni politiche e delle candidature a Presidente della Repubblica di Franco Marini e Romano Prodi, sentitosi tradito da un quarto della sua coalizione, annuncia le dimissioni da segretario del Pd.
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