Marco Travaglio, Ilaria Proietti e Carlo Tecce sono stati condannati a risarcire la presidente del Senato
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"Ho vinto la causa di diffamazione contro i giornalisti del Fatto Quotidiano, Marco Travaglio, Ilaria Proietti e Carlo Tecce". Così afferma la presidente del Senato, Maria Elisabetta Casellati che posta anche il dispositivo della sentenza. Il Tibunale - si legge - condanna i convenuti in solido Società Editoriale Editrice il Fatto Spa, Marco Travaglio, Carlo Tecce (nei limiti di 5mila euro) e Ilaria Proietti (nei limiti di 10mila euro) al pagamento, a titolo di risarcimento dei danni, a favore di Maria Elisabetta Alberti Casellati di 25mila euro.
Sono inoltre condannati ex art. 12 l. 47/1978 Marco Travaglio e Ilaria Proietti al pagamento di 2mila euro ciascuno e Carlo Tecce al pagamento di mille euro. Si ordina la pubblicazione della sentenza per estratto a cura e spese dei convenuti su "Corriere della Sera", "Il Mattino", "il Gazzettino" e "il Fatto Quotidiano". Il tribunale ha anche condannato i "convenuti in solido a rimborsare alla parte attrice (ovvero a Casellati, ndr) le spese di lite, che si liquidano in € 940,90 per spese, € 7.254,00 per onorari, oltre IVA, se dovuta, CPA e 15,00% per rimborso spese generali".