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L'Aula del Senato ha dato il via libera, con un voto per alzata di mano, al decreto Giustizia. Il testo, già approvato dalla Camera, è legge. Con le nuove norme si amplia, tra l'altro, fino al 30 giugno 2026 la possibilità di impiegare in modo più flessibile i magistrati per "garantire la celere definizione dei procedimenti pendenti in relazione al rispetto dei tempi del Pnrr".