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Def, Pisapia: "Nessuno strappo con Mdp, doveva andare così"

"DʼAlema? Mai posto veti, ma meno personalismi. Renzi è molto divisivo allʼinterno e allʼesterno del Pd ma ha anche vinto le primarie. Dobbiamo fare di tutto perché non vincano il centrodestra o il M5s"

Def, Pisapia:
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"Non mi aspettavo altro di diverso, non c'è uno strappo con Mdp.

Era fondamentale che loro non votassero contro lo scostamento di bilancio, c'erano deputati e senatori che volevano votare contro lo scostamento e invece ora inizia un percorso". Lo ha dichiarato Giuliano Pisapia, negando di essere rimasto deluso dalla decisione di Mdp di non votare la relazione sul Def. Con la decisione di martedì "non si chiudono le porte alla trattativa", ha aggiunto.

Per l'ex sindaco di Milano, comunque "bisogna continuare il confronto con il ministro Padoan per far di tutto perché ci siano più risorse per i problemi che abbiamo posto: assunzioni, abolizione del superticket e fondo contro la povertà".

In mattinata, Pisapia aveva affermato ai microfoni di Radio Capital che D'Alema "continua a fare dichiarazioni che dividono" e che dovrebbe fare "un passo a fianco". Il leader di Campo Progressista ha voluto precisare: "Non ho mai messo veti sulle persone, né ho intenzione di metterne ora o in futuro - ha scritto in una nota -. A D'Alema, che mi sollecitava ad avere maggiore coraggio, ho detto che sono sempre stato coerente e andato fino in fondo seguendo le mie idee. Ho aggiunto che sarebbe auspicabile che ci siano meno protagonismi personali e che talvolta è necessario accompagnare i percorsi sapendo anche fare qualche passo di lato. Un monito generale che vale tanto per D'Alema quanto per il sottoscritto".

Sul Pd, poi, Pisapia invita a "uscire dai personalismi: c'è un popolo del Pd che si sente di centrosinistra, certo constato ogni giorno che Renzi è molto divisivo all'interno e all'esterno del Pd ma ha anche anche vinto le primarie. Io credo che bisogna fare i conti del Pd, trovare un minimo di condivisone che oggi non c'è". Anche perché, sottolinea, "con questa legge elettorale ognuno dovrebbe cercare di avere il maggior numero di consensi per avere una maggioranza che non sia di destra o grillina".

Infine, l'ex sindaco di Milano spiega che il suo obiettivo è "una sinistra di governo, vedo posizioni differenti ma per un po' vado avanti. In queste settimane sto girando l'Italia per sentire persone, amministratori e sindaci e poi vedo" se e come proseguire nell'impegno per il centrosinistra. "Sapevo delle difficoltà, è evidente che le divisioni siano emerse, ma sono più di ceto politico che tra le persone perché chi è in parlamento ha più problematiche mentre in giro per l'Italia sento le persone che dicono di andare avanti per l'unità. Certo serve una discontinuità con il passato, ma bisogna fare di tutto perché non vincano il centrodestra o il M5s".

Sulle critiche di Pisapia a D'Alema interviene però uno dei leader di Mdp, Roberto Speranza, secondo il quale "l'opinione di D'Alema sul Def è in linea con le scelte assunte all'unanimità dai gruppi parlamentari. Ora dobbiamo lavorare tutti insieme, superare ogni forma di personalismo e dare gambe a un progetto progressista che serve prima di tutto al Paese".

Scontro via Twitter con Vendola - Nel pomeriggio c'è stato, su Twitter, un acceso botta e risposta tra il fondatore di Sinistra Italiana ,Nichi Vendola, e Pisapia. "Per Pisapia è sufficiente dividere la sinistra" ha scritto Vendola, commentando l'osservazione dell'ex sindaco di Milano convinto che Massimo D'Alema dovrebbe fare "un passo a fianco". "Ha ragione Pisapia: D'Alema è divisivo, divide la sinistra dalla destra", ha postato. "Si può cambiare idea - gli ha replicato l'ex sindaco di Milano -, ma non dimenticare: hai governato la Puglia in variegata compagnia. A Milano non c'era destra in giunta".