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Consultazioni, M5s vota in quale gruppo aderire al Parlamento Ue

La proposta è di lasciare lʼEfdd, quello dellʼUkip di Nigel Farage, per spostarsi allʼAlde

M5s di nuovo alle urne.

Questa volta e senza preavviso (le consultazioni infatti saranno aperte oggi e lunedì) Beppe Grillo chiede di scegliere in quale gruppo del Parlamento Ue il movimento dovrà aderire. La proposta è quella di lasciare l'Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy), quello dell'Ukip di Nigel Farage, per spostarsi all'Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe) o al gruppo Misto.

"Con l'Alde saremmo la terza forza a Strasburgo" - "Alde conta 68 eurodeputati e con la presenza del M5S diventerebbe la terza forza al Parlamento europeo", ha affermato Beppe Grillo sul suo blog, auspicando che in tal modo il Movimento potrà "acquisire un peso specifico nelle scelte che si prendono". "Significa - si legge ancora nel post - di rappresentare l'ago della bilancia: con il nostro voto potremo fare la differenza e incidere sul risultato di molte decisioni importanti per contrastare l'establishment europeo. Non rinneghiamo le scelte del passato", ma "affrontare nuove sfide con maggiore determinazione".

"I recenti avvenimenti europei, come la Brexit - spiega il leader pentastellato - ci portano a ripensare alla natura del gruppo Efdd. Con lo straordinario successo del Leave, l'Ukip ha raggiunto il suo obiettivo politico: uscire dall'Unione europea. Parliamo di fatti concreti: Farage ha già abbandonato la leadership del suo partito e gli eurodeputati inglesi abbandoneranno il Parlamento europeo nella prossima legislatura. Fino ad allora, i colleghi inglesi saranno impegnati a valorizzare le scelte che determineranno il futuro politico del Regno Unito".

"Abbiamo avvicinato i Verdi, ma hanno rifiutato il dialogo" - "Abbiamo fatto un tentativo di dialogo anche con il gruppo dei Verdi, che ha rifiutato la nostra richiesta di confronto", ha sottolineato ancora Grillo. "Ci è stato comunicato che un eventuale ingresso del M5s nel gruppo dei Verdi avrebbe infatti sbilanciato gli equilibri del gruppo stesso".

Farage: illogico per M5s unirsi a eurofanatici Alde - "In termini politici sarebbe completamente illogico per i 5 stelle unirsi al gruppo più eurofanatico del Parlamento europeo". Così l'eurodeputato dell'Ukip Nigel Farage, copresidente del gruppo Efdd. Farage spiega di avere contattato Beppe Grillo e di essersi "congratulato con lui per le posizioni sempre più dure su euro e immigrazione". Secondo Farage, il supporto 5 stelle al gruppo Alde "non durerà a lungo".

Portavoce Ukip: alcuni 5 stelle vogliono stare con noi - "Sia Ukip sia 5 stelle sono liberi di scegliere di rimanere o andarsene da una relazione politica. E' interessante il fatto che alcuni eurodeputati 5 stelle desiderano fermamente stare nel gruppo Efdd. Comunque auguriamo loro il meglio, qualsiasi cosa facciano": così un portavoce dell'Ukip in merito al voto online indetto dal Movimento 5 stelle.

Cos'è l'Alde - Beppe Grillo vuole spostare la collocazione del M5s dall'Efdd (Europe of Freedom and Direct Democracy), il gruppo del quale fa parte l'Ukip di Nigel Farage, all'Alde (Alliance of Liberals and Democrats of Europe). Ma cos'è l'Alde? Si tratta del gruppo guidato dall'ex premier belga Guy Verhofstadt. Sessantatre anni, è attualmente il rappresentante del Parlamento Ue ai negoziati per la Brexit. Parla un buon italiano ed è candidato alla presidenza del Parlamento stesso. Sfiderà per la poltrona che sta lasciando Martin Schulz, giunto a fine mandato, Gianni Pittella per il Pse e Antonio Tajani per il Ppe. Molto critico nei confronti della presidenza russa di Vladimir Putin durante la crisi ucraina, nel maggio 2015 Verhofstadt è stato inserito tra le 89 personalità europee non gradite in Russia.

La collocazione politica dell'Alde - Si può sostanzialmente definire un gruppo di centro, a forte vocazione europeista, che punta sul rafforzamento della pace globale attraverso un crescente ruolo di stabilizzazione del Vecchio continente. Istruzione, diritti, ambiente, autonomie locali e lotta alla burocrazia sono i suoi cavalli di battaglia. In passato ne hanno fatto parte la Margherita, i radicali, l'Idv. E buona parte dello stesso Pd, che Renzi - appena insediato a palazzo Chigi - fece entrare invece nel Pse.