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Commissione d'inchiesta Covid in Lombardia, Pd-M5s contro l'elezione del presidente di Italia Viva

Crimi: "Un paravento per nascondere gli errori di Fontana e Gallera". Salvini: "Speculano sui morti e sui medici lombardi". Forza Italia: "Sceneggiata vergognosa"

regione lombardia palazzo ingresso

I consiglieri regionali del Pd e del M5s protestano al Pirellone per l'elezione della collega di Iv, Patrizia Baffi, come presidente della commissione d'inchiesta Covid in Lombardia. "Un presidente che deve essere indicato dalle minoranze che non prende un solo voto delle minoranze è evidente che si schiera con la maggioranza. Come è evidente che Renzi a Roma sta cercando di andare all'opposizione e le sponde con Salvini sono enormi", affermano.

La votazione si è svolta con modalità segreta: la Baffi, che si era autocandidata, ha ottenuto 46 preferenze, 5 più del quorum necessario. 3 le preferenze raccolte dal consigliere autocandidato Michele Usuelli, medico ed esponente di +Europa/Radicali, mentre due schede sono state dichiarate nulle.

 

Immediata la protesta di Pd ed M5s, che avevano indicato come candidato il consigliere dem Jacopo Scandella: da regolamento del Pirellone il presidente della Commissione d'inchiesta deve infatti essere indicato dalle minoranze - in questo caso del centrosinistra - ma votato a maggioranza assoluta. Necessaria quindi un'intesa sul nome con il centrodestra, che però non è stata raggiunta.

 

Il consigliere del Pd Gian Antonio Girelli, così, subito dopo il voto ha chiesto alla Baffi "di prendere atto che è eletta con i soli voti della maggioranza" di centrodestra. "Siamo sconcertati dall'esito del voto, la presidente è stata eletta con i soli voti della maggioranza. Lei presidente non ci rappresenta, le chiediamo di fare un passo indietro" ha tuonato Marco Fumagalli dei 5 Stelle. Pd e 5 Stelle hanno quindi abbandonato l'Aula e annunciato che non parteciperanno ai lavori della commissione.

 

Al termine della seduta di insediamento lo scontro è proseguito in Consiglio regionale. "Noi abbiamo votato un presidente della minoranza, a meno che voi non disconosciate la Baffi" ha detto il capogruppo della Lega Roberto Anelli rivolto a 5 Stelle e Pd. Di "frattura istituzionale" ha parlato invece il capogruppo del Pd Fabio Pizzul, che ha accusato il centrodestra di "ritorsione" noi confronti dei dem per aver presentato nelle scorse settimane la mozione di sfiducia nei confronti dell'assessore al Welfare Giulio Gallera.

 

Da parte sua, Patrizia Baffi ha spiegato che "come minoranze abbiamo chiesto l'istituzione di questa commissione d'inchiesta, la prima in Europa, perché consapevoli che dobbiamo fare chiarezza, verificare gli errori e appurare le responsabilità. Credo anche che questa commissione rappresenti per Regione Lombardia una grande opportunità per contribuire a fare una autodiagnosi che ci aiuti a definire e individuare una cura efficace. Auspico pertanto che si possano individuare e definire contributi e indirizzi per superare le carenze e i problemi che ci sono stati nel sistema regionale".

 

L'intervento non ha però ricomposto la frattura: a tuonare contro "l'arroganza della Lega che non ha limiti" è stato anche il capo politico del M5s, Vito Crimi, secondo il quale gli esponenti del Carroccio "non solo fanno a gara per scaricare la responsabilità della loro scellerata gestione dell'emergenza sanitaria, ma decidono pure a chi, fra le opposizioni, affidare la presidenza della commissione d'inchiesta sul Coronavirus. La quale, casualmente, va ad un'esponente di Iv. Questa non è una
commissione d'inchiesta: è un paravento,
un tappeto sotto il quale cercheranno di nascondere gli errori e l'incapacità di gestione del duo Fontana-Gallera".

 

Ma per il leader della Lega, Matteo Salvini: il M5s deve "smetterla di speculare sulla pelle dei morti e dei medici lombardi. La commissione di inchiesta servirà a livello nazionale per evidenziare eventuali errori e ritardi". E anche il capogruppo di Forza Italia in Regione, Gianluca Comazzi, bolla la protesta dei consiglieri Pd e M5S come "una sceneggiata vergognosa. La richiesta di dimissioni all'assessore Gallera e gli attacchi scomposti alla giunta denunciano un'operazione di speculazione politica, al fine di gettare fango sull'operato della Regione".

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