Il partito in rosso

Chiude la sede regionale del Pd in Sicilia: 13 dipendenti in cassa

Il conto in rosso sarebbe dovuto alla mancanza di versamenti nelle casse del partito, come previsto da statuto, da parte di parlamentari e assessori. E parte la caccia ai colpevoli

16 Giu 2014 - 16:43
 © lapresse

© lapresse

La notizia era già nell'aria da qualche giorno ma adesso si è tramutata in realtà: la sede regionale del Partito Democratico a Palermo Sicilia ha chiuso i battenti per mancanza di fondi. A farne le spese i tredici dipendenti di via Bentivegna che entreranno in cassa integrazione a zero ore per i primi dodici mesi. Il provvedimento riguarda otto amministrativi, due giornalisti, due autisti e infine un addetto alle pulizie. Il motivo del conto in rosso sarebbe dovuto alla mancanza di versamenti di eletti e nominati nelle casse del partito.

Questi "morosi", tra i quali spicca il nome del deputato Corradino Mineo, potrebbero incorrere nella sospensione dal gruppo parlamentare fino anche all'espulsione. A Palazzo dei Normanni invece la verifica sulle singole posizioni del governo Crocetta, dovrebbe scattare già la prossima settimana, con la convocazione della Commissione Regionale di Garanzia del Pd. I garanti effettueranno un monitoraggio alla luce delle condizioni di cassa del partito in Sicilia.

Il buco dovuto ai mancati versamenti dovrebbe aggirarsi intorno ai 500.000 euro. Intanto, il tesoriere, Tuccio D'Alessandro, ha annunciato la presentazione di una proposta di reintegro di parte del personale, con una rotazione della cassa integrazione. Tutto quello che riguarda la parte amministrativa e operativa, invece, è al momento ferma e non si sa quando riprenderà. La struttura potrà comunque essere utilizzata dai politici per l'organizzazioni di riunione.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri