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Camera, proposta leghista: rendere "più facile comprare armi" | Di Maio frena: "Io un Paese così non lo voglio"

Il provvedimento è stato presentato dalla deputata del Carroccio Vanessa Cattoi. Il leader M5s: "Non voteremo questa legge"

Camera, proposta leghista: rendere
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"Rendere più agevole l'iter per acquistare un'arma destinata alla difesa personale, aumentando da 7,5 a 15 joule il discrimine tra le armi comuni da sparo e quelle per le quali non è necessario il porto d'armi".

E' questo l'obiettivo di una proposta di legge presentata alla Camera dalla deputata della Lega Vanessa Cattoi. Ma il leader M5s Luigi Di Maio non ci sta: "Io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio".

"Procurarsi un'arma da fuoco, nel nostro Paese - sostiene la deputata del Carroccio - non è un'operazione molto semplice, almeno per chi vuole farlo nel rispetto delle norme vigenti" perché "le licenze concesse per la detenzione di armi in casa sono poco più di 5 milioni, il che significa che un italiano su dieci è in condizioni di utilizzare un'arma, anche se il numero delle licenze che consentono a coloro che le acquistano di portarle con sé è largamente inferiore. Non solo, ma in Italia esistono norme molto restrittive anche sull'acquisto di cartucce e di munizioni".

"Ai sensi della normativa vigente, sono considerate armi comuni da sparo, oltre ai fucili, alle rivoltelle e alle pistole a funzionamento semiautomatico, anche - spiega la Cattoi - le armi denominate 'da bersaglio da sala', quelle ad emissione di gas, nonché quelle ad aria compressa o gas compressi, i cui proiettili eroghino un'energia cinetica superiore a 7,5 joule. Per acquistare un'arma dotata di potenza inferiore le procedure sono molto semplificate, in quanto è sufficiente aver compiuto la maggiore età ed esibire un documento d'identità in corso di validità".

A bocciare subito e senza appello qualsiasi possibilità di accordo in materia è però Luigi Di Maio: "Mettiamo un attimo i puntini sulle i, io un Paese con la libera circolazione delle armi non lo voglio. Non lo vuole il MoVimento 5 Stelle e sono sicuro non lo vogliano nemmeno gli italiani". In un post su Facebook il vicepremier e capo politico del M5s spiega quindi che "c'è una proposta di legge firmata da 70 deputati in Parlamento che punta a facilitare l'acquisto di armi per la difesa personale. Nessun eletto del MoVimento la voterà. Nessuno! Anche perché più sicurezza non vuol dire certo più armi in strada, al contrario. Andiamo avanti col contratto di governo, rispettando la volontà dei cittadini".

Fonti del Carroccio rimarcano però che la proposta di legge "non è una priorità della Lega, è una proposta di iniziativa parlamentare come ce ne sono tante". E, risalendo a ottobre 2018, è comunque slegata dalla proposta della legittima difesa.