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Berlusconi: no appoggio esterno a governo M5s-Lega | Il Carroccio spera ancora, Di Maio corre verso le elezioni | Renzi lancia Gentiloni se voto subito

Non si vede la prospettiva di un accordo tra le principali forze in campo. Ognuno dice la sua in un gioco delle parti in cui sembra che nessuno intenda cedere un millimetro. Governo sempre più lontano

Berlusconi: no appoggio esterno a governo M5s-Lega | Il Carroccio spera ancora, Di Maio corre verso le elezioni | Renzi lancia Gentiloni se voto subito - foto 1
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Silvio Berlusconi chiarisce che lui non darà nessun appoggio esterno a un governo M5s-Lega, il capogruppo leghista Giancarlo Giorgetti sostiene che ci sono ancora spazi per trovare una soluzione ma Luigi Di Maio vede solo il ritorno alle urne, mentre Matteo Renzi, in caso di voto a breve, punta su Gentiloni.

La strada verso un esecutivo si fa sempre più ingarbugliata, in un quadro di tutti contro tutti.

Nota di Berlusconi: "Nessun sostegno a un governo M5s-Lega" - In serata arriva una nota del leader di Forza Italia in cui "Silvio Berlusconi smentisce fermamente le indiscrezioni secondo le quali sarebbe pronto a dare un appoggio esterno ad un governo guidato da M5S e Lega. Dopo due mesi di tentativi per dare vita ad un governo espressione del Centrodestra, prima forza politica alle elezioni del 4 marzo, Forza Italia non può accettare nessun veto".

Giorgetti: "Mai avuto dubbi su Berlusconi" - Poco dopo, a "Porta a porta", il capogruppo leghista alla Camera Giorgetti conferma: "Non ho mai avuto dubbi che Berlusconi non voterà il governo neutrale: mi hanno fatto una domanda su quella ipotesi e ho risposto". Poi, sulle ipotesi : "E' giusto che nella sua libertà Silvio Berlusconi faccia le sue valutazioni: o portare il Paese al voto a luglio o aiutare a far partire un esecutivo Salvini-Di Maio. Non è detto che Forza Italia vada all'opposizione".

"Non abbiamo offerto a Berlusconi ministri d'area - aggiunge -: se dovesse nascere questo governo Salvini-Di Maio toccherebbe a loro garantire la rappresentanza dei ministri sulla base delle sensibilità presenti in Parlamento". E su Di Maio che "vuole votare a giugno" precisa: "Noi non auspichiamo di andare al voto ma vogliamo fare un governo". Infine, una "profezia": "Giovedì sarà l'ultimo minuto, anzi l'ultimo secondo in cui la speranza fiorisce o svanisce: perché giovedì? Perché me lo sono in messo in testa così".

Di Maio: "Impossibile un governo neutrale" - "Un governo non può essere mai neutrale - dichiara Luigi Di Maio a DiMartedì, ribadendo il suo no alla proposta del Colle -, è che si dovranno affrontare delle scelte. Io sono molto preoccupato quando si individuano persone che non hanno connessione con i cittadini e non sono passate per le elezioni".

"Ho smesso di sperare nella Lega" - "Dopo 65 giorni ho smesso di sperare che ci possa essere una svolta" dalla Lega, "certo potevamo fare insieme un po' di cose per gli italiani", dice ancora Di Maio. "Ora se ci dovessero essere delle novità devono andare dal presidente della Repubblica e spiegare per filo e segno di che novità si tratta. Se c'è una persona a cui stiamo minando la pazienza è il presidente della Repubblica".

Renzi: "M5s e Centrodestra giocano sulla pelle del Paese" - Anche Matteo Renzi dice su La7 che la situazione "è veramente difficile, ci vorrebbe grande senso di responsabilità da parte di tutti, specie da parte di chi ha vinto le elezioni. In questo quadro credo che l'unica certezza sia l'atteggiamento molto serio del presidente della Repubblica, che ringraziamo. Mi ha colpito che abbia fatto questa riflessione molto seria, anche laica, pronto a tutte le soluzioni, ma dando una direzione di marcia al Paese, e dopo 8 minuti siano arrivati i tweet per dire 'no, non se ne parla nemmeno'. Non mi sembra un atteggiamento serio. C'è qualcuno che sta giocando sulla pelle del Paese, centrodestra e M5S".

"In caso di voto il leader sarà Gentiloni" - "Tendenzialmente il leader del Centrosinistra, se si andrà presto al voto, sarà Paolo Gentiloni, specie se si andrà alle urne presto, naturalmente non voglio tirarlo per la giacchetta".