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Berlusconi: con Lega e FdI work in progress per definire programma

Il leader di Forza Italia è intervenuto a IdeeItalia, la "contro-Leopolda" organizzata a Milano: "Tornato in campo per fermare il pericolo 5 Stelle"

"Ho presentato il programma ai nostri due alleati", Lega e FdI, che lo hanno "condiviso" ed ora ci sarà "un appuntamento con un tavolo per definire tutti i punti.

È un work in progress". Così Silvio Berlusconi parlando a IdeeItalia, la "contro-Leopolda" organizzata a Milano da Forza Italia.

"Felice dei voti che prenderanno i nostri alleati" - Proprio parlando dei rapporti con Lega e Fratelli d'Italia, Berlusconi ha spiegato: "Non siamo concorrenti ma alleati e come tali siamo contenti dei voti che prendono. Speriamo ne prendano il più possibile". E sulla "forma" che prenderà l'alleanza ha spiegato che con loro non ci sarà bisogno di andare dal notaio perché "si fa quando non ci si fida".

"Nel nostro governo faremo posto a quarta gamba" - Se il centrodestra vincerà le elezioni, il prossimo governo avrà 20 ministri, 12 "che vengono dalla società civile e solo 8 dalla politica: "3 di Forza Italia, 3 della Lega e due a FdI", ha quindi spiegato Berlusconi aggiungendo che "dovremo fare spazio alla quarta componente del futuro centrodestra".

"In campo contro il pericolo 5 Stelle" - Il leader di Forza Italia è poi passato all'attacco dei 5 Stelle. "Ho approfittato con qualche giorno di pausa per pensare e guardare al futuro, a un futuro diverso dell'Italia. Nel '94 siamo scesi in campo per evitare il pericolo dei comunisti al potere - ha spiegato Berlusconi -. Oggi c'e' il pericolo che al potere vadano a grillini che non hanno né arte né parte, che si fanno comandare da un vecchio comico. E di quelli che hanno spedito in Parlamento, l'87% non ha mai fatto una dichiarazione dei redditi e non ha mai lavorato, vivono di indennità parlamentare, sono professionisti della politica".

"Come possono fare qualcosa di buono per il nostro Paese? Nessuno può ritenerli adatti a prendere in mano il governo. Sono senza esperienza e competenza, sono impreparati e dominati da pauperismo e invidia sociale, che può trasformarsi in odio verso il ceto medio e chi produce".

"Di Maio faccino pulito ma ha fallito" - I 5 Stelle, ha quindi concluso Berlusconi, "hanno un front man, Di Maio, con un faccino pulito ma che si è iscritto a legge ed ha fallito, si è iscritto a ingegneria ed ha fallito. Ha fatto solo lo steward al San Paolo per vedere gratis le partite del Napoli".