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Barachini: "Dedichiamo a Zavoli l'Aula della Commissione di Vigilanza"

"Eʼ un modo concreto per ricordare la figura e lʼopera di una grande personalità del giornalismo, della cultura e della politica", ha detto il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai. "Appoggio con piacere la richiesta" ha commentato la presidente del Senato Elisabetta Casellati

"Come presidente della Vigilanza Rai, che anche Zavoli ha guidato, chiedo di dedicargli l'aula in cui si riunisce la nostra commissione". E' la proposta avanzata da Alberto Barachini, durante il suo intervento al Senato in ricordo di Sergio Zavoli. "Una richiesta condivisa con i rappresentanti dei gruppi della bicamerale, nella certezza che troverà il consenso dei presidenti di Camera e Senato", ha aggiunto il senatore di Forza Italia.

"E' un modo concreto per ricordare la figura e l'opera di una grande personalità del giornalismo, della cultura e della politica" e "per dire grazie alla sua grande lezione di passione civile, perché abbiamo bisogno di capire visto che viviamo un tempo che, come disse Zavoli, 'per molti versi non ci piace'", ha spiegato Barachini.

 

"Ritengo che l'intitolazione dell'aula a Sergio Zavoli rappresenti il giusto ringraziamento per il suo contributo da protagonista alla cultura e alla vita democratica del nostro Paese e perché la sua presidenza della Rai e della Commissione di Vigilanza è stata un esempio di pluralismo e di rispetto delle regole e delle istituzioni", ha ribadito in una nota il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai.

 

"Appoggio con piacere la richiesta e mi auguro che in quell'aula risuonino tutte le sue iniziative", ha commentato la presidente del Senato, Elisabetta Casellati

 

Casellati: tra i più vivaci e importanti narratori della nostra storia - "Martedì sera è scomparso il senatore Sergio Zavoli. Giornalista e scrittore di incredibile talento e brillante intelligenza, è stato tra i più vivaci e importanti narratori della nostra storia", ha detto la presidente del Senato durante la commemorazione dell'ex senatore in Aula. 

 

"Entrato in Rai giovanissimo, fu ideatore e conduttore di molte trasmissioni di inchiesta e di approfondimento. Il suo volto e la sua voce divennero per milioni di italiani la garanzia di un giornalismo di qualità, fatto di passione, di ricerca instancabile della verità e di rispetto. Aveva iniziato la sua esperienza alla Rai dal giornalismo sportivo - ha ricordato -. Indimenticabile il suo 'Processo alla tappa' del Giro d‘Italia, nel pieno degli anni ’60, in cui riuscì a fondere sport e cultura, coinvolgendo nella sua trasmissione intellettuali del calibro di Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia". 

 

"Seppe innovare mostrando il lato umano della competizione, fatto di fatica, di sacrificio, di lavoro e di lavoro di squadra. Il suo grande talento e l'amore per il giornalismo d'inchiesta lo portarono a occuparsi di temi politici complessi - dall'ascesa del fascismo agli anni bui del terrorismo - che ancora oggi rappresentano un patrimonio di conoscenza di incredibile attualità. Oltre alla voce inconfondibile, seppe coniugare nella ricostruzione storica rigore e potenza narrativa".

 

"Presidente della Rai dal 1980 al 1986 - ha ricordato ancora -, affrontò la sfida del superamento del monopolio della tv di Stato, nella convinzione che il pluralismo e la concorrenza fossero un mezzo di promozione della crescita culturale e civile della società. Innumerevoli le sue pubblicazioni letterarie, in cui il suo avvincente stile espressivo non usciva mai dal perimetro della fedele ricostruzione storica e biografica delle vite dei tanti personaggi che ci ha raccontato e dei fatti che ci ha spiegato. Far conoscere i fatti nella loro realtà, illustrarne ogni dinamica, ogni circostanza, ogni interesse, ogni finalità era per lui il modo migliore per toccare e risvegliare le coscienze. Per portare tanto il lettore, quanto il telespettatore, a riflettere, a farsi domande, a non accettare mai passivamente le notizie".

 

"Eletto per la prima volta al Senato nel 2001 e poi per altre tre legislature, in ogni suo intervento seppe distinguersi per autorevolezza, competenza, serietà, grande rispetto per l'istituzione parlamentare", ha concluso Casellati. 

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