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Carfagna,Mussolini:non voto fiducia

La deputata del Pdl, Alessandra Mussolini, minaccia di non votare la fiducia al governo se il ministro delle Pari Opportunità, Mara Carfagna, non le chiederà scusa.

"O la Carfagna mi chiede pubblicamente scusa o io non voto la fiducia il 14", ha detto la Mussolini a La7. "Avevo posto alla Carfagna una questione politica, ho avuto in risposta un insulto. Non voto la fiducia ad un governo dove c'è un ministro che insulta le donne", ha detto.

"Le sue parole e il suo agire - ha aggiunto la Mussolini - sono la conferma che non è in grado di ricoprire una così alta carica governativa. Chiederò al Presidente della Camera Gianfranco Fini di adottare ogni iniziativa a tutela della onorabilità e della dignità dei deputati che lui rappresenta".

"Inoltre, dato che la Carfagna è membro dell'Ufficio di Presidenza del Pdl, rappresenterò ai vertici del partito la necessità di valutare ai sensi dello Statuto le parole ingiuriose rivolte dal ministro contro la classe dirigente della Campania. La Carfagna sappia, infine - ha concluso - che alla prima occasione di incontro sarà mia cura replicare ai suoi insulti, guardandola dritta in quei suoi occhioni, che dopo le mie parole, ne sono certa, risulteranno ancora più sbarrati".

La reazione della Mussolini nei confronti del ministro delle Pari Opportunità è nata dopo l'intervista che la Carfagna ha rilasciato al "Mattino". Il passaggio che in particolare ha fatto infuriare Alessandra Mussolini, contiene una coda velenosa dello scontro che si era acceso in aula a causa della fotografia che la ritraeva a colloquio con il capogruppo di Futuro e Libertà, Italo Bocchino. Quel gesto, ha detto il ministro, ''è stato un atto di cattivissimo gusto che non merita commenti ma che si addice alla persona che l'ha commesso. A Napoli le chiamano le vajasse...''. Non solo. La Carfagna, durante l'intervista, ha ricordato inoltre che ''la Mussolini è colei che in campagna elettorale disegnava le corna sui miei manifesti, che ha portato i cannoli alla conferenza stampa con Alfano. In un partito serio una 'signora' del genere sarebbe stata messa a tacere, invece mai nessuno ha avuto il coraggio di bloccarla''.