"Il caso creato dal premier"
"Sia chiaro: Roberto Calderoli non ha nessuna responsabilità rispetto a quello che è successo in Libia". Sono le parole del ministro del Welfare Roberto Maroni all'indomani delle dimissioni del collega delle Riforme, reo di essere stato la scintilla degli scontri di Bengasi per aver indossato una t-shirt con le vignette di Maometto. Non solo: Maroni accusa la Cdl e Berlusconi "per aver montato il caso" Calderoli.
In ogni caso, per Maroni, "tutta la vicenda che ha portato alle dimissioni del ministro per le Riforme e' stata montata in un crescendo rossiniano anche da parte della maggioranza. La cosa che mi ha piu' amareggiato- confessa- e' nessuno nella maggioranza lo ha difeso se non la Lega. E questo per noi e' come una ferita profonda. E io faccio fatica a comprendere il perche'.
"Discuteremo di tutte queste cose al consiglio federale - prosegue Maroni- e certamente ci sara' anche una relazione di Calderoli su cio' che e' avvenuto in moso da analizzarlo e valutarlo". In ogni caso, Maroni si dice preoccupato "perche' anche il popolo leghista non ha capito cio' che e' successo". "Spero che Umberto Bossi - ha auspicato il ministro- possa ricomporre questa frattura". Quanto all'ex ministro per le Riforme, Maroni si limita a commentare: "capisco che Calderoli possa suscitare reazioni negative in qualche salotto buono e che a volte e' eccessivo ...ma basta con i toni sprezzanti e arroganti della Cdl".