Csm: "Attacco premier denigratorio"

Il vice presidente del Csm, Virginio Rognoni, replica alle accuse di Berlusconi su Unipol: "La magistratura vada avanti, né intimidita né indignata - dice - La sua professionalità, indipendenza, autonomia e serenità di giudizio continui ad essere l'armatura più forte contro qualsiasi tentativo di delegittimazione e attacco denigratorio". Interviene anche il pg di Roma, Vecchione: "Il procedimento Unipol è in fase di indagine preliminare"

"Altre volte ho detto che occorre "passare oltre", anche se costa fatica rimuovere parole pesanti. Lo ripeto oggi: la magistratura vada avanti nel suo lavoro, ne' intimidita ne' indignata".

Rognoni, riferendosi al Csm, ribadisce che "la sua professionalità, indipendenza, autonomia e serenità di giudizio continui ad essere l'armatura piu' forte contro qualsiasi tentativo di delegittimazione e attacco denigratorio. Rimanga libera da ogni influenza, fosse anche il sentimento di un'offesa ricevuta, vincolata, per obbligo costituzionale e per coscienza morale, solo ed esclusivamente alla legge".

La nota di Vecchione
"In relazione a notizie giornalistiche relative a dichiarazioni del signor presidente del consiglio dei ministri secondo cui 'le procure avrebbero insabbiato' la vicenda concernente la spa Unipol, si comunica - afferma in una nota il procuratore generale di Roma, Salvatore Vecchione - che lo scrivente, nell'esercizio dei doveri di vigilanza attribuitigli, ha richiesto al signor procuratore della Repubblica di Roma notizia sullo stato del procedimento penale pendente presso quell'ufficio. E' stato comunicato che il procedimento penale relativo e' in fase di indagine preliminare; che sono state eseguite attivita' investigative molteplici, acquisizioni documentali ed e' stato conferito un incarico di consulenza tecnica. Atteso il rilievo dei fatti, esso viene trattato con doverosa attenzione e priorita' ".