La Lega detta condizioni a Berlusconi
"Da Berlusconi vogliamo sentirci dire una cosa: che assumerà il ruolo di leader forte e che farà in tempi brevi un progetto per vincere le politiche del 2006, stilando l'agenda di governo, con al primo posto il federalismo". Con queste parole, per voce di Roberto Calderoli, la Lega rilancia la sua proposta. "La Lega è l'unica forza della coalizione che ha aumentato i propri voti: quindi o si fa il cambiamento o meglio andare a elezioni anticipate".
Secondo Calderoli "rispetto alle ultime politiche, Fi ha perso 4 milioni di voti, An 700 mila, l'Udc 170 mila, mentre la Lega ha avuto un aumento di 150 mila voti. Non solo, ma tutti i candidatI leghisti che si sono presentati al ballottaggio tranne uno in Veneto, hanno vinto".
L'esponente del Carroccio non vuole sentire parlare, quindi, di scricchiolii dell'asse Carroccio-Fi al Nord. "Se mai, a scricchiolare sono gli altri. Il problema non è certo il nostro. E sia chiaro che non prendiamo lezioni da chi si accorda con la sinistra per sostenere i propri candidati. Attendiamo che Berlusconi torni a casa e ci stia per almeno 2 anni, pensando solo al suo governo: faccia subito l'agenda di governo, con la primo punto il federalismo, poi definisca pure la squadra".
"Non ci interessa chi ci mette dentro. Non facciamo questione di persone. Ma se non accade questo, meglio votare nel 2005. Ora mi auguro, quindi, che si chiuda presto la verifica e si riparta dalla politica del fare, soprattutto del fare bene". Quanto alla sconfitta di Milano, Calderoli è sicuro: "A Milano e a Bergamo ci sono state operazioni di palazzo per danneggiare il premier e l'asse Lega-Fi. Quello che ci interessa veramente e che vogliamo sentirci dire da Berlusconi è altro".