DOPO LE PRIMARIE

Passo indietro di D'Alema: "Farò altro"I cuperliani: "Nessun Aventino nel Pd"

Dopo la vittoria di Renzi alle primarie, l'ex premier rivela: "Non farò correnti". D'Attorre: "Concordare il nome del presidente del partito"

10 Dic 2013 - 19:02
 © Ansa

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Dopo la sconfitta di Gianni Cuperlo alle primarie del Pd, Massimo D'Alema fa un passo indietro: "Ho fatto una battaglia a suo sostegno perché lo ritenevo il migliore candidato possibile, prendo atto del risultato. Non entro in questo genere di questioni e non ho intenzione di animare correnti, partecipare a riunioni e prendere decisioni - continua D'Alema -. Non parteciperò a una dialettica che ora ha altri protagonisti, di un'altra generazione".

L'ex presidente del Consiglio, sostenitore di Cuperlo nella sfida per la segreteria del partito, smentisce di aver ordinato al principale sfidante del sindaco di Firenze di non entrare nella nuova segreteria del Pd: "Sarebbe ridicolo da parte mia avere il compito di dare a Cuperlo direttive o imporre divieti. Io mi occupo di altre cose e non voglio essere tirato in mezzo".

Cuperliani: "Concordare nome presidente" - A pochi giorni dall'assemblea che incoronerà formalmente Renzi, i sostenitori di Gianni Cuperlo cercano un'intesa sul nome del nuovo presidente del partito, ruolo attualmente vacante dopo l'addio di Rosy Bindi: "Se Renzi riterrà di condividere un nome con la minoranza, c'è disponibilità piena", ha detto Alfredo D'Attorre.

Quel nome potrebbe essere proprio quello di Gianni Cuperlo. Il protagonista ha escluso questa possibilità ma il pressing dei suoi in questo senso continua.

"Non c'è nessun Aventino - ha poi aggiunto D'Attorre -. Vogliamo collaborare con lealtà, sempre nella distinzione dei ruoli e nel rispetto delle idee".

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