DA BRUNO VESPA

Silvio Berlusconi: "Riformare giustizia""Napolitano mia dia la grazia motu proprio"

Il leader di Forza Italia alla presentazione del libro di Bruno Vespa

04 Dic 2013 - 18:57
 © Tgcom24

© Tgcom24

"La prima riforma da fare è quella della giustizia". Lo ribadisce Silvio Berlusconi alla presentazione del libro di Bruno Vespa, spiegando: "Forza Italia potrebbe partecipare con la maggioranza e dare l'ultimo voto necessario sull'articolo 138 se avessimo la certezza che la prima riforma costituzionale fosse una riforma completa e profonda della giustizia". 

"Indulto? Non lo faranno mai perché gioverebbe a me" - "Non credo che possa arrivare in Parlamento un provvedimento di indulto o amnistia con la possibilità di essere approvato, perché gioverebbe a Berlusconi", ha detto con ironia il leader di Fi.

"Non mi candido all'estero" -
"Non ci ho mai pensato, ho visto con stupore la notizia apparsa nei giornali". Lo ha detto Silvio Berlusconi, alla domanda di Bruno Vespa su una sua possibile candidatura all'estero. "Sono ancora dentro a quello che è successo in questi giorni, che non è un nuovo dato perché da quando mi occupo di politica la democrazia è messa in pericolo", ha aggiunto. "Viviamo in un Paese poco democratico, io sto qui per combattere per la libertà", ha spiegato.

"La Consulta è un organismo politico della sinistra" - La Corte costituzionale "è un organismo politico della sinistra", ha poi ribadito. Il leader di Fi si è poi soffermato sulle istituzioni italiane ribadendo: "La nostra architettura istituzionale è fatta non per decidere, ma per vietare. Il presidente del Consiglio italiano ha solo il potere di stendere l'odg del Consiglio dei ministri".

"Napolitano mia dia la grazia motu proprio" - L'affidamento in prova ai servizi sociali è "ridicolo". E "se ci sarà un minimo di saggezza al riguardo dovrebbe arrivare, per il periodo" della condanna di "dieci mesi, una grazia 'motu proprio' dal Capo dello Stato", ha ribadito.

"Riunione Fi su impeachment Colle? Non so" -
"Ne parliamo al prossimo libro". Così risponde Silvio Berlusconi a Bruno Vespa quando gli chiede quale ruolo immagina possa avere avuto Giorgio Napolitano nelle vicende che lo riguardano. E quando Virman Cusenza gli chiede se sia vero che Fi stia valutando positivamente il progetto di impeachment promosso dal M5S, replica: "Lei ha fonti migliori delle mie perché io non conosco una riunione nostra al riguardo".

"Prossimo leader si sceglie con le primarie" -
"Il prossimo leader del centrodestra? La risposta è quella del 2012 quando io mi ero ritirato dal fronte e avevo lasciato Alfano che aveva fatto la proposta delle primarie", ha spiegato. "Le primarie saranno la soluzione se ci sarà questa legge e si dovranno fare le coalizioni".

"Durata governo Letta? Decide Renzi" -
"Non posso fare una previsione - ha proseguito Berlusconi -, so che molti immaginano che una volta che Renzi sarà segretario del partito non possa restare alle prese con la mole di lavoro del segretario a lungo e che quindi sarà il Pd a decidere di andare alle elezioni per dare vita ad una vittoria"

"Mai parlato male di Matteo Renzi"
- "Gli inizi di Matteo Renzi facevano vedere in lui una persona assolutamente moderata e si vedeva la provenienza dai giovani della Dc". Così Silvio Berlusconi sul sindaco di Firenze. Poi si ferma e non aggiunge commenti negativi: "Non ho mai parlato male dei miei competitor". E a chi gli domanda se Renzi sia un piccolo Berlusconi, ha risposto ironico: "Non posso fare questa affermazione, non vorrei offenderlo...".

"Con la Merkel vicinanza affettuosa" - Su Angela Merkel "mi hanno attribuito una frase che non sarei mai arrivato né a pensare né a pronunciare, anche perché con la Merkel avevo un rapporto di vicinanza affettuosa, addirittura". "Mai e poi mai avrei potuto dire una cosa del genere", ha sottolineato.

"Io eliminato per instaurare regime giudiziario" - Sulla decadenza si è violato il diritto per "eliminare dalla scena politica il leader del centrodestra, che è considerato da 20 anni l'ostacolo alla presa definitiva del potere da parte della sinistra". Lo ribadisce Silvio Berlusconi. "Quando il governo non è quello voluto dal popolo, la democrazia non c'è più. E una volta che la sinistra sarà al potere, non sarà più libera perché sarà in balia di questa magistratura e il nostro sarà un povero Paese sottoposto a regime giudiziario", ha aggiunto.

Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri