PREMIER A TUTTO CAMPO

Letta risponde all'Europa: "I conti sono in ordine, basta scetticismo"

Il premier assicura che farà tagli e privatizzazioni, replica con forza alle critiche del commissario Ue, Olli Rehn, e sul futuro segretario del Pd dice: "Sarà motore fondamentale per un governo forte"

04 Dic 2013 - 12:03
 © SportMediaset

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Il presidente del Consiglio, Enrico Letta, detta l'agenda del suo governo: "Le annunciate privatizzazioni e la spending review vanno fatte ed è esattamente quello che faremo: sono capitoli fondamentali della nostra azione". Il premier si mostra poi ottimista riguardo lo stato dei conti pubblici: "L'Italia è un Paese serio. E' finita la crescita del debito, che è andata avanti per anni, e dal 2014 comincerà la discesa".

"Conti ok, Rehn smetta di essere scettico" - Dopo Napolitano, anche il premier replica alle critiche contro il nostro Paese di Olli Rehn dicendo: "Al commissario dico che i nostri conti sono in ordine e solo l'Italia e la Germania hanno da tre anni il Pil sotto il 3%". E ancora, sulla situazione finanziaria: "Noi siamo sulla linea giusta del giusto equilibrio dei conti in ordine e una ripresa che non va soffocata".

Olli Rehn, insiste, da commissario Ue deve "essere garante dei Trattati europei" e lì "la parola scetticismo non c'è: quindi non può permettersi di esprimere un concetto di scetticismo" a proposito dell'Italia, "deve parlare di stabilità ed equilibro finanziario".

"Più veloci o la credibilità scenderà" - Il presidente del Consiglio auspica poi che la politica prenda a modello la velocità della Chiesa di Papa Francesco perché altrimenti, avverte, "la credibilità calerà. E visto che siamo a un livello guardia, penso che quello sia un modello cui dobbiamo ispirarci".

"Il nuovo segretario Pd sarà fondamentale per il governo" - Letta apre poi al segretario che uscirà vincitore dalle primarie dell'8 dicembre e dice: "Non ho nessun dubbio che il segretario del Pd eletto domenica sarà assolutamente della partita, motore fondamentale per un governo forte che faccia del 2014 l'anno delle riforme".

"Chiunque sia il segretario del Pd - continua - lavoreremo bene insieme e lo dico senza retorica, ne sono intimamente convinto perché c'è un'interesse del Paese che viene prima degli interessi dei singoli".

"Europa a rischio avvitamento" - Letta, intervenuto alla presentazione in Senato del libro fotografico dell'Ansa, torna poi ancora sul tema Europa dicendo: "Io che sono europeista convinto voglio mettere in guardia dal rischio avvitamento dell'Europa: il 2014 sarà l'anno dell'Europa, l'anno in cui o fa un passo avanti o si avvita". E avvisa: "Non bisogna dare l'Europa per scontata".

"Fiducia, punterò sulle riforme" - "Il tema delle riforme 2014 sarà il cuore del discorso in Parlamento di mercoledì - dice ancora il presidente del Consiglio -. Vedrete lì i punti che metterò in richiesta fiducia dopo aver discusso con i partiti, ma sarà una discussione concreta e spinta sul fatto che il 2014 sarà l'anno in cui giocheremo all'attacco". E continua annunciando che "mercoledì arriverò in Parlamento molto determinato soprattutto a ripartire dal discorso" di investitura di aprile: quel discorso "contiene molti punti di attualità che svilupperemo", anche alla luce di quanto avvenuto negli ultimi mesi.

"Io non ho dubbi - riprende - che noi non possiamo permetterci di non fare le riforme istituzionali e di mantenere il bicameralismo perfetto, di non ridurre il numero dei parlamentari e riformare il titolo V della Costituzione, quindi dobbiamo farle".

Appello a Forza Italia - Rivolge poi un appello a Forza Italia chiedendo responsabilità per le riforme e dice: "Bisogna distinguere la loro scelta di non appoggiare il governo e continuare il percorso delle riforme. E' nell'interesse di tutti, senza riforme affondiamo tutti, può essere contento solo chi vuole che il Paese affondi, come chi parlava l'altro giorno a Genova".

"2014 l'anno giusto per guardare al futuro con fiducia" - Letta riprende dicendo che vede il 2014 come l'anno in cui "l'Italia deve riuscire non solo a mettere le riforme in cantiere ma ad applicarle. Dovrà essere l'anno in cui guardare al futuro con fiducia dopo un anno di transizione faticosa".

E dedica poi una riflessione al presidente della Banca centrale europea, Mario Draghi: "Ho imparato in questi sette mesi che è fondamentale che non italianizziamo troppo il presidente italiano della Bce. Faremmo un danno a lui in una dinamica in cui i sospetti a livello europeo sono continui". Draghi e la Bce, continua, "stanno facendo al meglio il loro mestiere e dovere".

"Possiamo tornare a crescere" - Letta è certo che il 2014 porterà il rilancio e dice che "i primi segni di ripresa" economica "non sono percepiti dalle persone in difficoltà", ma "danno a intendere che la scelta di dire l'anno prossimo l'1% di crescita è assennata, possibile e alla nostra portata", se si lavora anche sulla "stabilità" politica.

Immigrati, "l'Europa cambi politica" - Sulla situazione immigrati infine il premier lancia l'appello all'Europa: "Deve cambiare la politica della Ue nei confronti dei Paesi terzi come Libia, Egitto, Eritrea. Dobbiamo costruire meccanismi europei in cui andiamo lì a gestire il fenomeno. I rifugiati devono essere gestiti con spirito umanitario e questa è la questione principale che poniamo alla Ue".

Bonino: "Rehn fuori scala"
- Per il ministro degli Esteri, Emma Bonino, le dichiarazioni del commissario Olli Rehn sull'Italia "non sono coerenti con quello che abbiamo fatto". "Le nostre cifre e i bilanci sono in ordine. Condivido la dichiarazione del presidente del Consiglio - ha aggiunto -. Mi sono sembrate affermazioni fuori scala".

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