"Basta prepotenti con le minoranze"
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Duro intervento di Pippo Civati a proposito del dibattito interno al Pd sul caso Cancellieri. Il candidato alla segreteria denuncia le "parole di disprezzo" verso la mozione di sfiducia al ministro che aveva proposto al gruppo. "Il Pd - attacca - si merita un altro gruppo dirigente. Persone che non facciano gli stronzi con le minoranze, non facciano i prepotenti con chi non la pensa come loro, e tutto quello che dice chi li comanda".
"Un vero capolavoro" - "Salvare Cancellieri - scrive Civati - definendo inopportuna la sua vicenda, augurandosi che si dimetta, sapendo che non lo fa e non lo farà, per poi confermare la fiducia all'esecutivo: un vero capolavoro. Parole di disprezzo per la mia iniziativa - supportata da 15 parlamentari tra Camera e Senato - di chiedere che il Pd assumesse una sua posizione, un suo giudizio politico, accolte dai favori di un gruppo che non ha nascosto l'ostilità e dei firmatari della mozione che chiedeva chiarezza sulla Cancellieri".
"Lezioni da chi ha affossato Prodi? No grazie" - "A me dispiace - attacca - non per me, ma per la questione di cui mi ero fatto interprete: Cancellieri rimarrà al suo posto, tra gli applausi di Cuperlo e di tre quarti del gruppo Pd. Persone che non hanno votato Prodi e che nemmeno lo dicono, poi fanno lezioni di correttezza agli altri. Il Pd si merita un altro gruppo dirigente. Persone che non facciano gli stronzi con le minoranze quando sanno di essere maggioranza (e quando sanno di avere la platea favorevole: che tristezza), che non facciano i prepotenti con chi non la pensa come loro, e tutto quello che gli dice chi comanda. Che non ti attacchino con palesi falsita' nei congressi come chi non ha alcun interesse a riconoscere il valore del pluralismo, ma solo il richiamo all'ordine (un ordine che hanno stabilito loro).
"Debole con i forti, forte con i deboli" - Parole ampollose per nascondere il nulla. Segnali di debolezza, di fragilita' e di paura". "C'era chi - prosegue - ha fatto di tutto per portare il Pd a chiedere le dimissioni della Cancellieri (insistendo con tutti i mezzi a sua disposizione), e chi, dopo tanti giri di parole, ha chiesto il contrario. Hanno vinto questi ultimi, confortandosi tra di loro con un applauso straordinario, per festeggiare lo scampato pericolo. All'insegna del detto debole con i forti, forte con i deboli, come il loro candidato. Veramente bello e democratico. Un bijou".
"Voterò per disciplina di partito" - "Rispetto le parole di Epifani ma devo confermare che dopo aver ascoltato quelle del ministro mantengo il disagio dei giorni scorsi. Mi unirò al voto del Pd" contro la sfiducia a Cancellieri, "per rispetto alla disciplina di partito, e lo stesso faranno i colleghi del Pd che hanno firmato la mozione di sfiducia".