Renzi: "Presto la mia proposta". Napolitano: "Non gettare la spugna"
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La commissione Affari Costituzionali del Senato ha bocciato di misura l'ordine del giorno di Pd, Sel e Sc che prevedeva il doppio turno di coalizione. La proposta ha ricevuto 11 voti a favore (Pd, Sel e Sc), 10 contrari (Pdl Lega e Gal) e non passa per le decisive quattro astensioni (che al Senato valgono come un voto contrario) dei grillini e del gruppo Autonomie.
Renzi: "Mia proposta entro l'8 dicembre" - La bocciatura in commissione ridà fiato ai renziani, Roberto Giachetti in primis, sull'intenzione del Pd di puntare a correzioni minime solo per aggirare la Consulta. E il sindaco, a meno di un mese dalle primarie, riprende lo scettro dell'iniziativa: "Farò una proposta prima dell'8 dicembre, non si può andare verso il superporcellum ma bisogna proporre una legge che eviti il proporzionale che è la legittimazione permanente delle larghe intese".
Sul banco l'ipotesi di Calderoli - I partiti, su richiesta dei Dem, si sono presi qualche giorno di tempo. Tutti in pausa fino a mercoledì della prossima settimana, quando in un ufficio di presidenza della commissione si decideranno le prossime tappe della riforma. Sperando che, dopo il Consiglio nazionale del Pdl, si capirà qualcosa di più sul fronte delle dinamiche interne al partito di Berlusconi. Mentre nel Pd si dovrà riflettere sull'ipotesi avanzata dal leghista Roberto Calderoli (e che avrebbe l'ok di Sel ed Sc) di ripristinare come 'clausola di salvaguardia' il vecchio Mattarellum.
Pressing del Colle - Sullo sfondo delle trattative, il pressing del presidente della Repubblica. "La discussione - evidenzia in mattinata Napolitano - non è finita. Non si è gettata la spugna. Ci vorrebbe un briciolo di senso di responsabilità".