Il ministro per gli Affari regionali Delrio: "Maxi pensioni servano per aiutare le mini". E poi: "Renzi non è un uomo solo al comando"
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Folla da record alla Leopolda di Firenze nella giornata conclusiva della convention organizzata da Matteo Renzi. Molte le persone in piedi lungo tutti i corridoi della stazione. Sono stati predisposti anche degli altoparlanti all'esterno per consentire di sentire a chi sta fuori. Alle 12 ha parlato anche il ministro per gli Affari regionali, Graziano Delrio.
Delrio: "Renzi non è un uomo solo al comando" - "Il partito di Matteo non è il partito di un uomo solo al comando ma è un partito che rappresenta con un uomo al comando le speranze di tutti", ha spiegato il ministro Delrio. "Non abbiamo mai voluto dire che rottamavamo le persone noi siamo quelli che hanno sempre detto che il noi è un io plurale", sottolinea.
"Maxi-pensioni in aiuto per le mini" - "Serve rivisitare i tre grandi patti che tengono insieme il Paese", ha poi detto dal palco della Leopolda. "Il primo - ha proseguito - che chi lavora paga le pensioni a chi ha lavorato prima", questo "va riscritto: chi ha pensioni alte deve essere in grado di aiutare chi di pensione prende 400 euro". "Prendere fondi dalle pensioni alte, ha suggerito, anche per creare centri per l'impiego".
"Partito non sia delle lobby" - "Un partito non può essere un luogo di lobby, dove ci sono quelli con interessi forti e quelli con interessi deboli, un partito prende parte, si appassiona a un progetto di sviluppo per la società", ha continuato. Delrio ha spiegato di non volere un partito che non convoca i circoli per eleggere segretari di partito, ricordando che serve "una grande mobilitazione dei circoli per sapere cosa ne pensate dell'Imu e anche sulla guerra in Siria...". "Io voglio - ha concluso - che il nuovo partito abbia bisogno dei circoli".