LEGGE DI STABILITA'

La Legge di stabilità vale 11,6 mldCuneo fiscale e meno spese per 3 mld

L'intervento sul lavoro varrà 10 miliardi in tre anni. Stop al turn over degli statali e tagli alle pensioni più alte. Arriva la tassa sui servizi

16 Ott 2013 - 09:23
 © Ansa

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Undici miliardi e 600 milioni: è questo il valore della manovra varata dal Consiglio dei ministri, che prevede sgravi sul cuneo fiscale, la nuova tassa su servizi e case e blocchi delle pensioni più alte. Una operazione che, ha garantito il premier Enrico Letta, diminuisce il carico fiscale su cittadini e imprese, che taglia le spese e che rilancia gli investimenti. Niente sforbiciate sulla sanità. Ecco, in dieci punti, cosa dice la Legge di stabilità.

Si prevedono nuove risorse dallo stop alla rivalutazione di parte dei trattamenti di previdenza e dal blocco del turn over al pubblico impiego, ma anche dalla vendita di immobili del Demanio. Ma si taglieranno anche le spese, come spiega il Sole24Ore, e ci saranno i soldi per investire di più negli enti locali.

Cuneo fiscale - E' questa la novità più attesa: ci saranno 5,6 miliardi di tagli per le imprese dal 2014 al 2016 e altri 5 per i lavoratori. Niente Irap fino a 15mila euro per i neoassunti e aumento delle detrazioni Irpef per i lavoratori.

Service Tax - Nasce il nuovo tributo sui servizi, il cosiddetto Trise, suddiviso in Tari (rifiuti) e Tasi (servizi indivisibili). Saranno così sostituite Tares e Imu e le nuove imposte si applicheranno sulle prime case non di lusso. La Tari sarà una tariffa proporzionata alla superficie dell'immobile, la Tasi un tributo calcolato sulla base imponibile che si utilizzava per l'Imu. Aliquote massime: 6 per mille sulla prima casa, 10,6 sulla seconda.

Ecobonus - Vengono rinnovati i bonus edilizi per sostenere il settore immobiliare: agevolazione del 65% per il risparmio energetico, del 50% per le ristrutturazioni. Tutto valido fino al 31 dicembre 2014. Nel 2015 le agevolazioni scenderanno: al 50% quella sull'energia, al 40 quella sulle ristrutturazioni. Entrambe saranno al 36% nel 2016.

Imposta di bollo sui prodotti finanziari - Scatta l'aumento del prelievo sulle comunicazioni legate ai prodotti finanziari, che passerà dall'1,5 per mille al 2 per mille: con questa modifica si conta di incassare quasi un miliardo di euro. 

Imprese, bonus per le capitalizzazioni - L'Aiuto alla crescita economica (Ace) salirà fino a raddoppiare, e cioè arriverà al 5%. L'Ace era stato introdotto per le imprese che accantonano gli utili a riserva o aumentano il patrimonio. Era prevista una deduzione del 3% degli strumenti di capitale dal primo gennaio 2011 in avanti: l'aliquota viene ora alzata al 4,2% per il periodo d'imposta in corso fino al 31 dicembre 2014, al 4,75% per quello in corso fino al dicembre 2015, al 5% per quello successivo.

Blocco per le pensioni più alte - Bloccate le rivalutazioni delle pensioni a partire dai 3mila euro, cioè la quota che supera di sei volte il minimo.

Rifinanziata la cassa integrazione - Nel 2014 arriveranno 600 milioni per quella in deroga e altri 250 milioni per le social card.

Pubblico impiego, stop al turn over - Niente turn over fino al 2017 per il pubblico impiego e stop alla contrattazione per tutto il 2014.

Più soldi agli enti locali - Un miliardo arriverà agli enti locali per i nuovi investimenti, mentre altri 500 milioni serviranno per i debiti arretrati.

Vendite di immobili pubblici - Dalle dismissioni arriveranno 1,5 miliardi in tre anni. A dicembre la prima tranche: attesi 525 milioni di euro.

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