Per il capo dello Stato, con l'escalation di violenza, che ha trovato il culmine con l'invio di un plico esplosivo al quotidiano torinese, è stato "snaturato ogni legittimo profilo di pacifico dissenso"
© Ansa
Dopo il plico contente materiale esplosivo, recapitato giovedì alla redazione de "La Stampa" e indirizzato al giornalista Massimo Numa, Giorgio Napolitano scrive alla redazione del quotidiano torinese. Per il capo dello Stato è necessario "un netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico" che stanno "snaturando ogni legittimo profilo di pacifico dissenso" del movimento No Tav.
"Piena solidarietà, stop escalation violenza" - Napolitano esprime al direttore e "al giornalista così pesantemente minacciato nella sua vita la più calorosa solidarietà e al tempo stesso condividere l'appello del Sindaco Fassino e l'allarme del Procuratore Caselli che hanno commentato sulla colonne de "La Stampa" il drammatico episodio".
"Si snatura movimento No Tav" - Si tratta, come ha detto il dottor Caselli, di una escalation di violenza che dalle cose si trasferisce sulle persone e che caratterizza gli "obbiettivi criminali delle frange estreme" cresciute ai margini del movimento No Tav snaturandone ogni legittimo profilo di pacifico dissenso e movimento di opinione".
"Violenze ormai di stampo terroristico" - "Come ho avuto modo di osservare ricevendo di recente il Commissario Virano e da lui apprendendo l'accrescersi dell'impegno di coloro che - sindaci e cittadini - hanno originariamente dato vita a quel movimento, non posso che condividere il più netto richiamo al superamento di ogni tolleranza e ambiguità nei confronti di violenze di stampo ormai terroristico. E - conclude Napolitano - rinnovo il mio apprezzamento per come magistratura e forze dell'ordine stanno operando in quella tormentata area della Val di Susa".