Il premier vede l'uscita dal tunnel della crisi. Nel suo intervento al Forum della Coldiretti a Cernobbio afferma: "Nessuno può accusarci di aver preso poche decisioni, semmai troppe"
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"Mi auguro che la situazione continui così in questi pochi, pochi mesi che mancano all'emergere chiaro di segnali di ripresa". Lo ha detto il premier Mario Monti nel suo intervento al Forum della Coldiretti a Cernobbio. "Il nostro Paese ha finora dato prova di saper sopportare una quantità concentrata di provvedimenti restrittivi, forse comprendendo che ce n'era la necessità", ha aggiunto.
"Nessuno ci può accusare di aver preso poche decisioni in questi mesi, semmai troppe", ha aggiunto Monti. E ancora: "Spero che in futuro si possa dire che grazie a noi l'Italia non è stata colonizzata dall'Europa e ha mantenuto una sua pienamente degna sovranità".
"Siamo nella fase nella quale dobbiamo sforzarci perché nulla vada sprecato in termini di fiducia, toccando con mano benefici che non si vedono e malefici che per fortuna sono stati sventati", ha poi detto il premier, sottolineando come "l'essere sempre pronti a autodenigrarci" sia uno "dei nostri difetti".
Monti ha parlato anche dell'ultimo Consiglio europeo di Bruxelles, in cui, ha dichiarato, si sono registrati "progressi importanti nel campo dell'unione bancaria. E' un altro passo per accelerare l'uscita dalla crisi". "In Europa - ha aggiunto - bisogna battere il pugno sui tavoli ma sono tavoli duri e alcune persone che siedono a quei tavoli sono più dure dei tavoli".
Nel negoziato Ue sulle prospettive finanziarie, ha precisto Monti, "il governo intende impegnarsi per una stabile dotazione finanziaria all'agricoltura, e perché all'Italia venga assegnata una percentuale congrua di tale dotazione".