NUOVO FRONTE

Il premier Monti: "Lasceremo il governo ad altriMi auguro con un Paese più rasserenato"

Il presidente del Consiglio al Forum della Cooperazione internazionale ritorna a parlare del suo futuro politico, ricordando come siano sbagliate le divisioni tra sinistra e destra

01 Ott 2012 - 12:36
 © Dal Web

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Bisogna "spostare il fronte dell'intolleranza", in modo che "non separi chi è di destra da chi è di sinistra ma chi paga le tasse dagli altri". Ad augurarselo è il presidente del Consiglio, Mario Monti, che durante il discorso al Forum della Cooperazione internazionale ha anche sottolineato come il testimone "passerà ad altri nei prossimi mesi": il premier spera di lasciare al prossimo esecutivo "un Paese meno rassegnato e più rasserenato".

"Quando lasceremo ad altri nei prossimi mesi il governo del Paese, spero che lasceremo un Paese un po' più rasserenato e un po' meno rassegnato", ha ribadito Monti parlando del suo video politico.

"Intolleranza non tra destra e sinistra"
"Noi, come italiani, siamo capaci di portare nel mondo un "capitale sociale di fiducia" gli uni e negli altri e dovremmo essere in grado di portarlo anche all'interno del nostro Paese, ha sottolineato il premier per il quale bisogna "spostare il fronte di intolleranze: che non separi chi è di destra da chi è di sinistra, ma separi chi paga le tasse dagli altri: questo contribuirà a dare un senso di cittadinanza comune".

"Nostro obiettivo è smontare i pregiudizi"
Anche in Europa emergono pregiudizi che "è obiettivo del governo italiano smontare nei fatti. Tutto quello che può dimostrarsi utile ai Paesi - ha spiegato Monti - non riduce l'afflato etico" della solidarietà ma rende le azioni "più probabili. "L'importante - ha detto - è che non ci sia una visione così angusta da non cogliere i benefici di questa azione e il discorso vale anche in Europa".

"Cooperazione è necessaria"
Il presidente del Consiglio ha poi sottolineato che è "evidente come l'unitarietà di concezione della politica di cooperazione allo sviluppo a livello nazionale sia funzionale al rafforzamento dell'azione dell'Italia sul piano internazionale e della stessa coerenza dell'azione esterna dell'Ue".

Per Monti "fare cooperazione è oggi un imperativo etico di solidarietà, ma e' anche, e soprattutto, un investimento strategico in termini di sicurezza nazionale e internazionale, di gestione di flussi migratori, di protezione dell'ambiente, di sicurezza energetica, di promozione di opportunità economico-commerciali per le imprese italiane, di autorevole partecipazione del nostro Paese nei principali fora internazionali e nella gestione dei temi globali".

Monti ha sottolineato infine che si deve "incoraggiare uno sviluppo più inclusivo, tale da ridurre le sacche di povertà all'interno degli stessi Paesi a medio reddito, incentrato sulla capacità delle popolazioni di partecipare alla creazione di benessere e di posti di lavoro dignitosi e al tempo stesso di beneficiarne".

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