NUOVO AFFONDO DEL SENATUR

Crisi, il Senatur: "Così l'Italia non può durare"Pensioni, Bossi propone le gabbie previdenziali

Da Piacenza il leader della Lega Nord: "Milioni di persone vivono alle spalle del Nord"

31 Ott 2011 - 22:45
 © Ansa

© Ansa

Nuova stoccata da Umberto Bossi. "Milioni di persone vivono alle spalle del Nord: ditemi se questo è un Paese che può durare? Ho i miei dubbi, non basta mettere fuori un tricolore", ha detto il leader della Lega Nord durante una sagra nel Piacentino. "Bisogna fare le gabbie previdenziali, è una bella idea, al Nord danno più di quello che ottengono, mentre al Sud danno poco e ricevono di più", ha aggiunto il Senatur.

"Le tasse permettono di mantenere un pubblico impiego sterminato, milioni di persone vivono alle spalle del Nord, ditemi se è un Paese che può durare...Io ho i miei dubbi", ha ribadito il leader della Lega. "Non ancora, non è mica facile fare le cose", così Umberto Bossi ha poi risposto a un militante che gli aveva gridato "Umberto, ci hai salvato dal fallimento". "Non è - ha aggiunto il Senatur - che uno a va a Roma, schiaccia un bottone ed è tutto a posto".

"Lega determinante su lettera all'Ue"
"Sulla famosa lettera all'Europa la Lega è stata determinante, io sto sempre all'erta quando sento parlare d'Europa". Cosi'Umberto Bossi, parlando alla Festa della Zucca, ha poi affrontato il tema della lettera inviata all'Ue dal Governo. Al suo fianco, sul palco, il ministro Giulio Tremonti. "L'Europa - ha aggiunto - vede un Paese che non è quello che è in realtà, ovvero due Paesi divisi, uniti da quei disgraziati dei savoiardi, se il Nord fosse libero sarebbe uno dei paesi più ricchi d'Europa".

"I ministeri Monza resteranno"
"Sui ministeri, non possono fare niente, sono a Monza e là restano. E' il primo passo del nord che per anni ha subito e taciuto, ora non tace più". Queste le parole del leader della Lega, Umberto Bossi, sull'argomento.

"Sarà difficile mandare il Nord a picco"
Il Senatur si è poi mostrato ottimista sul futuro del Nord. "Noi siamo abituati a lottare e non vogliamo andare a picco, il Nord è la prima forza industriale d'Europa e sarà dura mandarci a picco, teniamo duro finche' un giorno non saremo liberi", ha detto. Ai militanti che gridavano ''Padania libera'' e ''Secessione'', Bossi ha detto che ''questo e' il grido che fa tremare quei coglionazzi del centralismo romano. Nessuno puo' fermare il popolo, ci ha provato anche Gheddafi, si e'visto che fine ha fatto''.

Terrorismo, "situazione non molto tranquilla"
Poi un'opinione sulla presunta tensione sociale legata alla questione dei "licenziamenti facili". ''La situazione non e' molto tranquilla, su questo Sacconi ha ragione - ha detto Bossi -. Speriamo di no''.

"La Lega è una grande famiglia"
"La Lega è una grande famiglia, anche se ogni tanto c'e' qualche lite", ha poi affermato Bossi durante il comizio alla sagra della zucca, a Pecorara.

Contro i giornalisti

Poi un nuovo attacco ai giornalisti. "Prima o dopo vi spacco la faccia o vi denunciamo", ha detto il leader della Lega Nord. "Verrà un giorno in cui la gente vi piglia per il collo - ha minacciato - attenti, c'è un limite alla critica, fino adesso l'abbiamo accettato, ma prima o poi viene il momento della rabbia". "Chi ha la rabbia sono loro - ha poi proseguito il senatur riferendosi ai cronisti - graffiano la pagina con le loro balle". "Non possiamo neanche denunciarli - ha sostenuto - perché i magistrati sono dalla parte loro".


Commenti (0)

Disclaimer
Inizia la discussione
0/300 caratteri