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Da parte del ministro Nordio c'è stata una "grave invasione di campo nella sfera di competenza della giurisdizione, con inaccettabile intromissione sul sindacato interpretativo delle norme e sulla valutazione degli elementi di fatto sottesi alla decisione, che non possono essere oggetto di azione disciplinare, se non a costo di minare in radice l'autonomia e l'indipendenza dei giudici". Lo afferma la giunta dell'Anm che in una nota si riserva "ogni opportuna azione a presidio di principi e valori costituenti".