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AltaRoma, la haute couture nella Capitale

Moda: in passerella i "pezzi unici" delle grandi griffes

Ansa

Roma è in questi giorni capitale dell'alta moda, con le sfilate di AltaRoma. In passerella le collezioni degli stilisti per la primavera estate. Oltre alle griffe storiche, AltaRoma punta sull'arte, sulla promozione dei giovani e soprattutto sulla riscoperta di botteghe e laboratori che salvaguardano l'artigianato, bacino di abilità indispensabile al Made in Italy. Tra le collezioni più interessanti viste in questi giorni ci sono sen'altro quelle di Raffaella Curiel, Gattinoni e Renato Balestra

La collezione disegnata da Guillermo Mariotto per la maison Gattinoni, propone sperimentazioni sartoriali ultramoderne, ricami in 3D, tessuti manipolati al computer grafica, macro gioielli ispirati alle fiabe e cappelli a pagoda che nascondono i volti delle modelle-damine, come su una immaginaria scacchiera di Alice nel Paese delle meraviglie. La collezione è tutta declinata tra bianco, nero e toni cipriati di arancio e rosa, con un unico lampo di giallo cadmio nell'abito lungo e drappeggiato. Insieme a bronzo, rame, ematite, crinoline, voile e plissé noir, non mancano le righe, intagliate nello chiffon. Torna anche il rigore del bianco e nero per un effetto optical e soprattutto la lingerie couture con  sottovesti preziose, vestaglie in organza e satin con volant e ricami. Sfila anche un prezioso bikini-gioiello in oro rosa e diamanti.
 
Raffaella Curiel si ispira invece alla primavera botticelliana per una collezione che rende omaggio alla bellezza, alla classicità e alla femminilità. Sfilano dunque i tailleur dal taglio perfetto, i famosi "curiellini" , dalle spalle leggermente pronunciate e giacchette avvitate che scendono a godet sui fianchi, lavorate a mano a intagli di tessuto che formano intrecci di canestri sulle baschine, spighe dietro la schiena. I completi da cerimonia sono in impalpabili tessuti fiorati, con piccoli corpetti poggiati su gonne a corolla. I tessuti sono di seta, sete crude, crepe di lana, magari mischiati a paglia, Per la sera si portano chiffon,  marocaines, garza, organze e gazar, nei colori dal sabbia alle sfumature di celeste, fino al turchese e al blu notte. Non mancano però i toni accesi del  rosso papavero, il rosa e il lilla dei campi di lavanda. 

Ansa

Tutta in blu fiordaliso è invece la collezione di Renato Balestra, che elegge questo colore a tema della intera collezione e lo fa dialogare solo con il bianco. ''Non so perché - spiega lo stilista nell'anteprima della sfilata – ma anche da piccolo, se mia madre mi proponeva degli abiti colorati, io sceglievo istintivamente questo punto di blu''. Lo stilista porta in passerella 30 capi dedicati esclusivamente alla gran sera. L'abito-fiordaliso, simbolo della collezione, è lungo, in cady bianco, con corpetto bouquet di petali di fiordaliso di chiffon, profilato di paillettes blu attorno ad un profondo spacco laterale che sale fino all'inguine. Ci sono poi l'abito bianco traforato e ricamato a fiori, stile Impero, con fiocco plissé color fiordaliso sul seno, e il lungo abito in chiffon  dipinto con fiordalisi. Gli stessi fiori in seta formano un delizioso bolero da poggiare sull'abito. Il fiordaliso torna anche nel bouquet della sposa, in leggerissimo tulle bianco, romantica, vaporosa e spumeggiante come una coppa di champagne. 

Lo stilista libanese Tony Ward lancia sulla passerella di AltaRoma la couture al silicone. E' una tecnica di lavorazione sartoriale nata per caso due anni fa, quando Ward gettò per errore del silicone sul tulle restando affascinato dall'effetto creato dai due materiali. In passerella sfilano splendidi abiti a sirena, da gran soireé, capolavori sartoriali interamente fatti a mano, utilizzando tessuti trasformati con una siringa al posto dell'ago e filo.