La donna Gucci, comunque sia, sembra uscita da un romanzo o dal palcoscenico di un teatro. La sfilata si apre con una lunga gonna di velluto nero portata con un cordone di seta in vita e un giubbino scuro di panno militare. Seguono cappotti di velluto devoré, stivali da amazzone con tacco a spillo, sete damascate tono su tono, cappe nere su pantaloni equestri, iris e lilium stampati sul raso scuro degli abiti scivolati. Frida Giannini, direttore creativo del marchio, spiega di essere partita da materiali da tappezziere, resi (come era accaduto per la linea uomo) morbidi da indossare, per arrivare a tratteggiare una eroina dark dei tempi nostri.