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Marchio del Distributore e prodotti locali, un connubio vincente

Quasi il 30% del fatturato delle produzioni tipiche locali italiane, pari a 8,5 miliardi di euro, generato dalla Distribuzione Moderna attraverso i marchi del distributore

La Distribuzione Moderna si conferma un volano importante per il sistema Paese e per il Made in Italy: quasi il 30% (27,2%) del fatturato delle produzioni tipiche locali italiane, pari a 8,5 miliardi di euro, viene infatti generato direttamente dalla Distribuzione Moderna attraverso i marchi del distributore.

La relazione tra i produttori locali di marchi del distributore e Distribuzione Moderna - ha spiegato Mauro Lusetti, presidente Associazione Distribuzione Moderna - è fondamentale per lo sviluppo del Made in Italy non solo nel mercato interno, ma anche oltre confine: la Distribuzione Moderna rappresenta un supporto concreto per il processo di internazionalizzazione delle aziende produttrici locali italiane che possono, attraverso i marchi del distributore, far conoscere anche all’estero prodotti e tipicità che rappresentano la cultura e la storia dei territori da cui provengono”.

 

"La Marca del Distributore - ha aggiunto Ettore Prandini, presidente Coldiretti - è di fondamentale importanza rispetto al grande lavoro che si sta facendo di collaborazione su tutta la filiera agroalimentare per esaltare l’italianità, per esaltare i prodotti Made in Italy, ma soprattutto per dare valore economico a una filiera che cresce sempre di più e che il mondo ci invidia e che genera valore per il Paese Italia”.

 

Il rapporto “Marca del Distributore e Made in Italy: il ruolo della Distribuzione Moderna”, realizzato da The European House - Ambrosetti per ADM, e presentato al convegno inaugurale di Marca by BolognaFiere 2024, evidenzia, inoltre, come per i prodotti italiani i marchi del distributore valgano all’estero 4 miliardi di euro, l’8% del totale delle esportazioni internazionali food & beverage di prodotti Made In Italy.

 

"In una congiuntura difficile - ha commentato durante il convegno di apertura di Marca 2024 il Viceministro delle Imprese e del Made in Italy Valentino Valentini - i prodotti a marca del distributore hanno esercitato un importante ruolo sociale ed economico tutelando il potere di acquisto delle famiglie e sostenendo le filiere e la produzione del made in Italy. Il Mimit - ha proseguito - è pronto a fare la propria parte per sostenere il ruolo della distribuzione moderna con un approccio pragmatico, improntato al dialogo con gli stakeholder privati e alla concertazione delle misure. E' questo lo spirito che ha condotto all’istituzione del tavolo permanente dedicato ai settori della distribuzione, del commercio e dell’industria dei beni di largo consumo. Tra le misure già adottate per il comparto ci sono il trimestre antinflazione e i provvedimenti inseriti nella legge di Bilancio che mirano a contrastare l’inflazione, come il taglio del cuneo fiscale, il rifinanziamento per tutto il 2024 della carta 'Dedicata a te' per l’acquisto di generi di prima necessità e carburanti, il rinvio delle Sugar e Plastic tax”.

 

Per comprendere l’impatto fondamentale della Distribuzione Moderna e nello specifico della Marca del Distributore o MDD - ha spiegato Valerio De Molli, managing partner e CEO, The European House – Ambrosetti - basti considerare che la MDD coinvolge indirettamente circa 50 sotto-comparti economici e oltre 1.500 imprese del settore agricolo e food (il 92% italiane e il 78% piccole e medie) che producono alimenti commercializzati con la marca dell’insegna della distribuzione moderna. Gli effetti dell’inflazione e della riduzione dei volumi di vendita colpiscono perciò direttamente il patrimonio di imprese locali italiane che rappresentano la spina dorsale dell’economia del Paese”.

 

La ventesima edizione di Marca 2024

- La ventesima edizione di Marca vede la presenza di ben 1.100 espositori, con un incremento del 26% rispetto al 2022: oltre 800 le aziende del settore Food a cui si affiancano 200 stand dedicati al settore “non food” e circa 100 espositori che operano nella logistica, nel packaging e nei servizi, con particolare attenzione alla sostenibilità.