Usa, "rapito" e costretto dagli hacker all'auto-isolamento: ritrovato uno studente cinese
Il 17enne Kai Zhuang è stato trovato dalla polizia "congelato e spaventato" in una tenda nelle zone rurali dello Utah. I rapitori hanno estorto migliaia di dollari ai suoi genitori
Uno studente cinese è stato trovato congelato ma vivo negli Stati Uniti, dopo che ai suoi genitori sono state estorte decine di migliaia di dollari in una truffa di "rapimento informatico".
Kai Zhuang è stato trovato dalla polizia "molto infreddolito e spaventato" in una tenda nelle zone rurali dello Utah. Il 17enne si trovava da solo, costretto dai suoi rapitori hacker ad auto-isolarsi e convinto che se non avesse fatto come dicevano avrebbero fatto del male alla sua famiglia.
Il "rapimento informatico" di Kai Zhuang: cosa è successo
I genitori dello studente, contattati dai rapitori, sono stati costretti a pagare circa 80mila dollari, dietro costante minaccia di violenze sul ragazzo. Giunto nella cittadina di Riverdale per uno scambio culturale, Zhuang è scomparso durante le Feste natalizie. Pochi giorni dopo, passati senza che la polizia iniziasse le ricerche del 17enne, un account anonimo contattò i genitori dell'adolescente chiedendo un riscatto per la vita del figlio. Dopo qualche giorno la scuola frequentata da Kai ricevette una telefonata d'allarme: la famiglia che ospitava il ragazzo non lo vedeva da giorni.
Il ritrovamento dello studente cinese in una tenda nello Utah
Kai è stato ritrovato a circa 40 chilometri a nord di Riverdale, vicino a Brigham City, all'interno di una tenda. Aveva cibo e acqua limitati, una coperta termica e un sacco a pelo, oltre a diversi telefoni che la polizia sospetta siano stati utilizzati per "inscenare" il rapimento indotto dagli hacker. Il ragazzo era probabilmente finito nel mirino dei suoi cyber-sequestratori già il 20
dicembre, quando era stato avvistato dagli agenti di Riverdale mentre trasportava attrezzature da campeggio.
Gli altri casi negli Usa
Zhuang è uno dei numerosi studenti stranieri presi di mira recentemente dai cosiddetti rapitori informatici negli Stati Uniti. Secondo la polizia, i rapitori convincono le loro vittime a isolarsi e persino a fotografarsi per far sembrare che siano tenute prigioniere, nonostante loro non siano presenti. La vittima viene invece monitorata tramite FaceTime o Skype.
TI POTREBBE INTERESSARE
Quanto inserito fra l'1.00 e le 8.00 verrà moderato a partire dalle ore 8.00
Nessun commento
Metti il tuo like ad un commento
Sarà pubblicato al più presto sul nostro sito, dopo essere stato visionato dalla redazione
Il commento verrà postato sulla tua timeline Facebook
I commenti in questa pagina vengono controllati
Ti invitiamo ad utilizzare un linguaggio rispettoso e non offensivo, anche per le critiche più aspre
In particolare, durante l'azione di monitoraggio, ci riserviamo il diritto di rimuovere i commenti che:
- Non siano pertinenti ai temi trattati nel sito web e nel programma TV
- Abbiano contenuti volgari, osceni o violenti
- Siano intimidatori o diffamanti verso persone, altri utenti, istituzioni e religioni
- Più in generale violino i diritti di terzi
- Promuovano attività illegali
- Promuovano prodotti o servizi commerciali