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Le forze russe che da inizio marzo controllano la centrale nucleare di Zaporizhzhia hanno ucciso due dipendenti ucraini dell'impianto e commesso violenze nei confronti di decine di altri lavoratori. Lo ha denunciato il capo dell'agenzia per l'energia nucleare di Kiev, Petro Kotin. "È stato gradualmente instaurato un regime di vessazioni", con "torture" e "pestaggi del personale", ha detto Kotin, secondo cui due lavoratori "sono stati picchiati a morte".