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Ucraina, auto salta in aria: morto un noto giornalista bielorusso

Pavel Sheremet era noto per le sue battaglie per la libertà di stampa e aveva subito minacce. Aveva 44 anni e si stava recando in redazione a Kiev

Un noto giornalista bielorusso è morto nell'esplosione dell'auto su cui viaggiava nel centro di Kiev, in Ucraina.

Pavel Sheremet era appena salito sulla macchina che dopo qualche decina di metri è esplosa. Lo riferisce la testata per cui lavorava, "Ukrainska Pravda". Prima il reporter era in servizio alla tv di Stato russa. Sheremet aveva vinto nel 1999 il CPJ International Press Freedom Award per i suoi articoli contro il dittatore Aleksandr Lukashenko.

La dinamica dell'attentato È stata una bomba a uccidere il giornalista Pavel Sheremet nel centro di Kiev, in Ucraina. Il reporter guidava per andare al lavoro utilizzando l'auto della direttrice del giornale "Ukrainska Pravda". La donna, però, non si trovava a bordo. La polizia ha confermato che la morte è stata provocata da un esplosivo piazzato sotto il sedile dell'auto. Il procuratore generale dell'Ucraina, Yuriy Lutsenko, ha parlato di omicidio.

Chi era Pavel Sheremet Sheremet era nato a Minsk il 28 novembre 1971. Oltre ad aver lavorato per la tv di Stato russa, è stato caporedattore del quotidiano "Belarusskaya Delovaya Gazeta". Durante la sua carriera si è battuto costantemente per la libertà di stampa e per i diritti dei giornalisti, vincendo per questo diversi premi. Nel 1997 fu condannato a tre anni di prigione per aver varcato illegalmente i confini tra Bielorussia e Lituania. Ai tempi, infatti, il presidente bielorusso Alexander Lukaschenko aveva bloccato i confini per osteggiare il contrabbando. Fece tre mesi di prigione prima di essere rilasciato. Quest'arresto, però, non passò inosservato, creando problemi diplomatici tra Russia e Bielorussia. Sheremet veniva considerato un giornalista scomodo e subiva continua minacce. Nel 2004, mentre seguiva le elezioni presidenziali ucraine, fu perfino aggredito. Aveva deciso di trasferirsi a Kiev, perché riteneva che in Ucraina la libertà di stampa fosse rispettata maggiormente. Sheremet era padre di due figli.

Le reazioni "I colpevoli dell'uccisione del giornalista Pavel Sheremet devono essere puniti", ha dichiarato in un post su Facebook il presidente ucraino Petro Poroshenko, annunciando di aver chiesto alle forze dell'ordine di "indagare immediatamente su questo crimine". Anche il premier ucraino Volodymyr Groysman ha espresso cordoglio per la morte del reporter: "Il giorno è iniziato con una notizia terribile. Il noto giornalista ucraino Pavel Sheremet è stato ucciso". Si è espresso in merito anche il ministro delle Finanze ucraino Alexander Danyluk, che ha affermato: "Il lavoro del giornalista è diventato uno dei più pericolosi. L'omicidio di Sheremet è un crimine terribile. Sincere condoglianze alla famiglia e agli amici. Mi auguro che gli assassini e i mandanti saranno presto trovati e puniti". Secondo il ministro, l'omicidio del giornalista rappresenta "una sfida per tutti noi".