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Turchia: Papa strumentalizza storia "Parla così perché è argentino"

Secondo la rappresentanza diplomatica turca, queste dichiarazioni "contraddicono fatti storici e giuridici". Il ministro turco Volkan Bozkir: "Argentina ha accolto i nazisti". Gentiloni: "Toni ingiustificati"

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Durante la messa per gli armeni celebrata da papa Francesco "la storia è stata strumentalizzata per fini politici". Lo afferma in una dura nota l'ambasciata di Turchia presso la Santa Sede, che giudica "inaccettabile" quanto detto dal Pontefice sul "genocidio". Il ministro Volkan Bozkir ha detto Francesco ha parlato cosi perché viene dall'Argentina, un Paese "che ha accolto i nazisti". Secondo Gentiloni "la durezza dei toni turchi non è giustificata".

"Dopo aver sottolineato la sua volontà di promuovere la creazione di pace e di amicizia tra i diversi gruppi in tutto il mondo dal giorno in cui è stato eletto al pontificato - prosegue la nota - papa Francesco ha fatto una discriminazione tra le sofferenze, enfatizzando solo le sofferenze dei cristiani, e riguardanti gli armeni. Con un punto di vista selettivo, ha ignorato le tragedie che colpirono il popolo turco e i musulmani che hanno perso la vita nella Prima Guerra Mondiale".

Durante la messa, sottolinea il comunicato, "la storia è stata strumentalizzata per fini politici. Affacciarsi sulle grandi sofferenze e sulle pagine oscure in aree geografiche remote lontane dall'Anatolia, e trascurare completamente la crudeltà del colonialismo, solo in riferimento ai nostri fratelli cristiani con i quali abbiamo vissuto fianco a fianco in Anatolia per secoli e che non hanno nulla a che fare con gli eventi del 1915, è inaccettabile".

Ministro turco contro Papa: "E' perché è argentino" - L'attacco turco alle parole del Papa sul genocidio armeno è stato rincarato dal ministro per gli affari europei Volkan Bozkir. Secondo quest'ultimo il Pontefice ha parlato così perché "viene dall'Argentina", un paese "che ha accolto i nazisti" e nel quale "la diaspora armena è dominante nel mondo della stampa e degli affari".

Gentiloni: "Durezza dei toni turchi ingiustificata" - "La durezza dei toni turchi non mi pare giustificata, anche tenendo conto del fatto che 15 anni fa Giovanni Paolo II si era espresso in modo analogo" a Papa Bergoglio che ha definito quello armeno un genocidio. Il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni ha commentato così la "sferzata" turca sulla frase pronunciata dal Papa, precisando che "l'Italia ha più volte espresso solidarietà e vicinanza al popolo e governo armeno per le vittime e le sofferenze inflitte cento anni fa". Il politico ha poi ricordato che "sul riconoscimento giuridico" del genocidio "abbiamo sempre invitato i due paesi amici Armenia e Turchia a dialogare per evitare che questa situazione ostacoli" un rasserenamento delle relazioni.

Ankara non esclude nuove misure - Dopo il richiamo dell'ambasciatore presso la Santa Sede, la Turchia non esclude nuove misure contro il Vaticano. Lo ha detto il ministro degli esteri Mevlut Cavusoglu.

Salvini: Turchia è indegna di entrare in Europa - "La Turchia è indegna di entrare in Europa, altro che ritirare ambasciatori! Ora scrivo a Renzi e ai presidenti di Commissione e Parlamento europeo per chiedere di chiudere il negoziato per l'entrata della Turchia in Europa". Lo ha detto Matteo Salvini. "Grazie a Papa Francesco - ha aggiunto - che ha avuto coraggio di dire la verità sul genocidio armeno".