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Orlando, Obama: atto di terrore, peggiore strage storia americana

Il presidente degli Stati Uniti in conferenza stampa dopo il massacro compiuto nel locale gay "Pulse": "I nostri cuori sono spezzati, ma lʼAmerica non cadrà nella paura"

La strage compiuta al gay club "Pulse" di Orlando, in Florida, "è un atto di terrore e odio".

Lo ha detto il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, nel corso della conferenza stampa organizzata per far luce sul massacro operato dall'americano di origini afghane Omar Mateen. "Si tratta della strage più grave della nostra storia, i nostri cuori sono spezzati", ha aggiunto il numero uno della Casa Bianca.

"Naturalmente noi non possiamo dare dettagli, né sappiamo se ci sono collegamenti di questa persona con gruppi terroristici. Era una persona piena di odio, questo lo sappiamo", ha affermato Obama.

"Manteniamo i valori americani" - Il numero uno della Casa Bianca ha poi invitato tutta la popolazione a "mantenere i valori che ci fanno americani". "Dobbiamo dimostrare che siamo un Paese che è soprattutto identificato per l'amore e non per l'odio", ha proseguito. E ancora: "Gli Stati Uniti non cederanno alla paura".

"Troppo facile procurarsi armi" - Obama è poi tornato a parlare di uno dei problemi a lui più caro, la troppa facilità con cui è possibile procurarsi armi negli Stati Uniti. Il massacro di Orlando, secondo il presidente Usa, mostra "come sia facile per gli americani essere uccisi a scuola, in chiese, nei cinema o nei nightclub. Questa strage è un ulteriore richiamo a come sia facile per qualcuno entrare in possesso di un'arma. Dobbiamo decidere se questo è il tipo di Paese che vogliamo essere".

"E' un attacco a tutti gli americani" - "Un attacco contro qualsiasi americano è un attacco contro tutti gli americani", ha poi sottolineato Obama. "E' un giorno particolare per gli americani che sono lesbiche o gay, transgender o bisessuali", ha detto il presidente, aggiungendo che a Orlando sono state attaccate "persone che si erano riunite per ballare, per vivere. Pulse era un luogo di solidarietà".

Donald Trump e Hillary Clinton: "Costernati" - Immediata la reazione anche dei candidati alla Casa Bianca. "Mi sono svegliata con la devastante notizia della Florida. In attesa di ulteriori informazioni, i miei pensieri vanno alle persone colpite da questo orribile atto", ha scritto Hillary Clinton su Twitter. Anche il repubblicano Donald Trump ha scelto il canale sociale per commentare la strage: "Sparatoria davvero terribile. La polizia sta indagando su possibile terrorismo. Molte persone uccise e ferite". E' intervenuto pure il senatore democratico Bernie Sanders, che ha definito la sparatoria "orribile", "inimmaginabile", e ha espresso la speranza che i feriti possano guarire in fretta.

Trump: "Su Islam ho ragione, pugno duro" - Su Twitter il tycoon non ha però perso occasione per ribadire il suo pensiero sull'Islam: "Apprezzo le congratulazioni per essere nel giusto sul terrorismo dell'Islam radicale, ma non voglio congratulazioni, voglio durezza e vigilanza. Dobbiamo essere svegli".

Trump: "Obama dovrebbe dimettersi" - "Nelle sue dichiarazioni oggi, il presidente Obama si è rifiutato vergognosamente perfino di pronunciare le parole 'islam radicale'. Solo per questo motivo, dovrebbe dimettersi". Lo ha dichiarato il candidato repubblicano Donald Trump in un comunicato.

Trump rilancia il bando per i musulmani - Donald Trump ha rilanciato la sua proposta di mettere al bando i musulmani dagli Usa, proposta già avanzata all'indomani del massacro di San Bernardino. "Quello che è accaduto ad Orlando è solo l'inizio. La nostra leadership è debole e inefficace. Ho auspicato e chiesto il bando. Deve essere duro", ha scritto infatti il tycoon su Twitter. Edit Clear